Caltanissetta, autopsia di una scrittrice: Silvana Grasso

A Caltanissetta, domenica 1 dicembre, presso la suggestiva cornice di Villa Barile non  si è tenuto un semplice incontro-dibattito con Silvana Grasso, scrittrice di fama internazionale, ma qualcosa di più e di diverso, come già intuibile dal titolo della manifestazione, organizzata in maniera impeccabile dal Lions club di Caltanissetta. “Autopsia” etimologicamente richiama il concetto di “visione con i propri occhi, personale”, in filologia indica l’ esame e la lettura di un manoscritto compiuti direttamente sull’originale: questo è quanto è accaduto durante l’evento moderato dalla giornalista Ivana Baiunco, durante il quale Silvana Grasso si è relazionata con le domande, gli input, le riflessioni di Marina Castiglione, Debora Di Pietra, Marcella Natale, Antonella Pecoraro,   Adriana Valenza, sotto lo sguardo scrutatore del Dott. Fabio di Pietra, psichiatra e psicoterapeuta, che ha delineato un profilo finale dell’autrice, riuscendo a  tratteggiare, con profonda acutezza, le varie sfumature del suo animo e del suo ingegno.

 Dopo i saluti iniziali del notaio Alfredo Grasso, Presidente del Lions di Caltanissetta, che ha sinteticamente presentato l’attività e l’opera di Silvana Grasso e del cerimoniere Alfonso La Loggia, la parola è passata al sindaco Roberto Gambino che, plaudendo al notevole valore culturale dell’iniziativa, ha dato il benvenuto nella nostra città all’autrice che, come Lei stessa ha più volte detto, si sente molto legata a Caltanissetta dove ha mosso i primi passi nella sua carriera e dove riscontra  sempre un grande fermento intellettuale. L’incontro ha previsto, inoltre, delle letture di poesie e di brani tratti da alcune opere della Grasso, quali Disìo, Enrichetta, 7 uomini 7, Me pudet, La domenica vestivi di rosso, Ninna nanna del lupo, La pupa di zucchero, magistralmente interpretati da Belinda Castellano e Nadia Lionti, impreziositi da momenti musicali grazie all’esecuzione del Maestro Fabio Maida che ha dedicato a Silvana Grasso il brano Il fuoco e che ha accompagnato Debora di Pietra, anche in veste di cantante, in due composizioni: una ninna nanna e Cu ti lu dissi di Rosa Balistreri.

Tanti i temi toccati da Silvana Grasso che ha messo a nudo se stessa in momenti quasi di intima confessione: ha ricordato la sua infanzia di bimba desiderosa di “parole” e di cultura, fino a rubare libri e farsi regalare carta per scrivere;  ha messo in luce il doppio e la teatralità presenti nell’animo umano di ciascuno che diventa autore e personaggio, soprattutto quando si trova a vivere in una realtà “altra” rispetto a quella desiderata; ha infine sottolineato come la scrittura spesso l’abbia salvata dal malessere esistenziale, dall’afasia della psiche e dal dolore che può venire a bussare alle porte di ognuno di noi con eventi spiacevoli.

Il pubblico ha seguito con curiosità  e attenzione le parole di Silvana Grasso che ha saputo parlare al cuore, sfiorandone le corde dei ricordi, delle emozioni, grazie alla sua capacità affabulatoria che rende romanzo ogni vissuto, grazie anche ad una forte sensibilità e notevole ironia che ha fatto sì che le due ore dell’incontro siano volate via, come accade nei momenti di “estasi” senza tempo. Molti dei presenti, infatti, hanno riferito di essere stati rapiti dalla figura magnetica di Silvana Grasso e di essersi commossi, oltre che divertiti, e di avere avuto la sensazione di partecipare quasi ad una sorta di psicodramma catartico, liberatorio e introspettivo.

L’evento, sostenuto da tutti gli iscritti al Lions, in primis dalla Dott. ssa Gisella Maira, ha visto il coinvolgimento attivo nella sua organizzazione e realizzazione della Prof.ssa Iana Filiberti, amante e cultrice di Silvana Grasso, che con sapiente regia ha saputo coordinare il parterre con il garbo e la passione per il sapere che la contraddistinguono, coadiuvata anche dall’avvocato Giuseppe Giunta, segretario del Lions.

Insomma un’ “Autopsia” perfettamente riuscita che ci ha donato un volto inedito, intimo e personale della grande Silvana Grasso,  scrittrice e donna. (di Adriana Valenza)

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