Mattarella-Trump, tensione sui dazi

Il presidente della Repubblica alla Casa Bianca, dopo il bilaterale: “Crediamo che una reciproca imposizione di dazi sia dannosa”. Trump: “Vedremo di affrontare la questione”

Doveva essere uno dei temi al centro dell’agenda del bilaterale tra Donald Trump e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla Casa Bianca. E così è stato. Mattarella ha ribadito la posizione dell’Italia, rispondendo a Trump che ha lungamente difeso il suo provvedimento.

“L’Italia ha costantemente ribadito che lo spirito transatlantico va mantenuto con forza in ogni ambito, in ogni settore, in questo spirito auspico che l’avvio della nuova legislatura europea contribuisca a una visione collaborativa” anche sul tema dei dazi che verranno imposti dagli Usa. “Puntiamo a soluzioni negoziali, le tensioni non giovano ad alcuno, crediamo che una reciproca imposizione di dazi sia dannosa per entrambe le nostre economie”, ha detto Mattarella al termine del colloquio con  Trump.

Su dazi “non vogliamo essere duri con l’Italia, vedremo di affrontare la questione”, ha replicato Trump, che ha aggiunto: “Valuteremo le rimostranze” dell’Italia sui dazi. I dazi Usa sulle importazioni dall’Unione europea scatteranno il prossimo 18 ottobre, dopo la sentenza della Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) che ha dato ragione agli Usa sugli aiuti pubblici al consorzio dell’aerospazio europeo Airbus. Mattarella ha esortato Trump a trovare un metodo di confronto collaborativo. “Visto che Trump ha parlato con cortesia della questione dei possibili dazi conseguenti al finanziamento all’Airbus, mi auguro che sia possibile, come ritengo, trovare un metodo di confronto collaborativo per evitare uno scambio di provvedimenti ritorsivi tra le due parti” ha detto il Capo dello Stato dopo una lunga prolusione di Trump.

“A me e al’Italia sembra sia preferibile nello spirito transatlantico incontrarsi e confrontare posizioni e cercare insieme una soluzione che tenga conto delle esigenze e delle ragioni reciproche. L’alternativa, è imporre dazi che porterebbero delle reazioni, per poi trovarci tra qualche mese davanti ai provvedimenti del Wto sui finanziamenti alla Boing – ha ricordato Mattarella – Questo rischia di metterci sulla strada che renderà comunque un punto di incontro e un’intesa indispensabile, tanto vale cercare di trovarla subito”

AGI

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