Caltanissetta, ennesima guerriglia al Cpr: devastati i locali, in rivolta i 70 ospiti

Notte movimentata nel centro di accoglienza di Pian del lago dove l’altra notte gli ospiti del Centro per i rimpatri (“Cpr”) di Caltanissetta hanno dato vita ad una nuova protesta, così come accade quando è previsto il rientro nella Patria di origine dei cittadini stranieri raggiunti da tale provvedimento. Nella notte tra domenica e lunedì (intorno all’1) i circa 70 ospiti hanno cominciato a rumoreggiare e a danneggiare le suppellettili dei locali dove soggiornano. Presi di mira sono stati presi i servizi igienici dove sono stati divelti wc e rubinetti. Abbattuto anche qualche tramezzo in muratura e danneggiate alcune finestre. Alle prime avvisaglie della protesta, le forze dell’ordine si sono schierate in assetto antisommossa, lanciando anche qualche lacrimogeno allo scopo di scoraggiare e disperdere i manifestanti. All’interno dello spazio a loro destinato (protetto da una recinzione metallica molto alta) gli stranieri hanno continuato a protestare ad alta voce. Non c’è stato tuttavia alcun tentativo di fuga e nessuno ha riportato danni fisici, nè tra i manifestanti né tra i poliziotti e carabinieri chiamati a controllare la situazione. Dopo un paio d’ore, la protesta si è placata ed è tornata la calma. Già ieri mattina sono stati avviati i lavori per il ripristino delle strutture danneggiate. Dalla Questura fanno sapere che proteste come quelle dell’altra notte sono ormai una… consuetudine (e per questo abbastanza prevedibili e controllabili) perché scattano ogni volta che si prefigura il rimpatrio di alcuni ospiti del “Cpr” previsti settimanalmente. (Fonte La Sicilia)

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  • Peccato che hanno fatto danni reversibili, sarebbe stupendo se ciò che rompono non si potesse riparare più così lo chiudiamo questo centro che ha ucciso la città.
    Tra l’altro le riparazioni sono chiaramente a carico di noi cittadini che paghiamo le tasse anche per riparare i danni (oltre a vestirli e sfamarli) che fanno questi ingrati incivili.
    Propongo uno scambio al prefetto: Via dalla città Nigeriani, Ganbiani, Ganesi, tunisini, eritrei, pakistani, afgani , che non fuggono da nessuna guerra e sostituiamoli con i siriani che stanno fuggendo dalle bombe; almeno diamo un senso al grosso investimento che stiamo facendo.
    E per carità che non vi venga in mente di denunciare chi l’altra notte ha danneggiato i locali di pian del lago, altrimenti ci costa un botto oltre a non rimpatriarli in attesa del classico giusto processo italiano (avvocato, vitto alloggio , perizie psichiatriche, ctp, relazioni, controperizie, insomma il solito circo )
    Giratevi dall’altra parte e rimpatriate tutti al più presto.

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