“E sedutosi … li ammaestrava: i figli di questo mondo sono più scaltri dei figli della luce (di don Salvatore Callari)

Come poche altre volte , anche questa domenica , si presta all’equivoco o almeno si rischia di essere colpiti negativamente  dalla Parola di Dio, talmente che qualcuno  potrà restare scandalizzato, e potrà dire  che la liturgia ci offre dei cattivi esempi. E’ difficile credere seriamente cha la liturgia , anziché aiutarci a crescere nella fede ci ponga degli ostacoli .  Questo per dire, insomma,  che sono delle pagini difficili e bisogna stare attenti  a non capire malamente. Cerchiamo di cogliere qualche spunto per la nostra riflessione. Il primo attore di questa liturgia è il profeta Amos, uno dei profeti minori che ha scritto poche pagine, ma incisive. Si muove decisamente su un campo sociale e descrive, molto acutamente , il comportamento, in particolare dei commercianti, che avidi  di guadagno e di ricchezza,   non esitano di  escogitare  trucchi e aspettano il tempo opportuno, a danno dei poveri.  Aspettano   impazienti  per mettere in atto  imbrogli e furti, per vendere grano  usando bilance false, o per costringere  i poveri a farsi sfruttare con la paga di un paio di sandali. Il Signore,  però,  giura, : “ non dimenticherò  le loro opere  nefande. Anche il Vangelo sembra voglia consigliare  come diventare furfanti. E’ chiaro che non si deve neppure supporre.  Nella parabola  del Vangelo,  si parla del ricco signore  che ha un amministratore   che sperpera i suoi beni.  Avuto sentore del suo prossimo licenziamento,   con molta accortezza, si mette d’accordo con i debitori, riduce i loro debiti, falsificando “ le carte “  per farsi degli amici che lo aiutino, prossimamente, quando sarà nel bisogno. Gesù  dice del padrone che  “ lodò  l’amministratore  perché agì con scaltrezza”, Però , uscendo dalla parabola Gesù dice il suo pensiero :  Ebbene io vi dico… non fatevi  travolgere dalla disonesta ricchezza.  E intende  richiamare  ad un impegno assai salutare per l’anima. Perché nel fare il male  siete pieni di iniziative intelligenti e per fare il bene  siete negligenti, disinteressati, apatici,, come se non vi importasse nulla ?  E pertanto l’insegnamento che  ne consegue , è molto chiaro. Cercate di essere  entusiasti nel fare il bene, più generosi ad intraprendere iniziative  utili al bene del prossimo o utili per la propria  vita spirituale.?  Perché siete così scialbi e freddi, nelle “ cose di  Dio “ ?. Perché dinanzi a qualche pur piccolo ostacolo, i primi ad essere scartati sono i doveri religiosi e non si cerca  con accortezza la soluzione più confacente al proprio impegno cristiano?  Si loda la scaltrezza non  il cattivo uso di essa per organizzare il male.

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