Caltanissetta: “Il cortile della sapienza” venerdì a San Domenico

Inizia domani alle 17.30, nel chiostro del cortile della chiesa San Domenico di Caltanissetta, il primo dei tre incontri dedicati alla ricerca di un dialogo tra la Sacra Scrittura e la cultura contemporanea.

Il progetto, identificato come《Il cortile della Sapienza》e patrocinato dall’ufficio Cultura, scuola e università della Diocesi di Caltanissetta, richiama un’altra importante iniziativa già realizzata da molti anni nelle Diocesi di Milano e di Roma.

Su impulso di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco, infatti, il Pontificio Consiglio della Cultura promuove “Il Cortile dei Gentili” mirato a una costante ricerca di un punto di incontro e di confronto tra ciò che proclama la dottrina cristiano cattolica e ciò che avviene nella società.

“Lo stesso Papa Francesco – ha spiegato Don Alessandro Rovello – al numero 47 dell’enciclica <Laudato sii> ribadisce che ci troviamo in un tempo in cui abbiamo accumulato molti dati creando un inquinamento mentale che ha portato alla perdita dell’autenticità, delle relazioni interpersonali e di una ricerca appassionata e costante e di ciò che è vero, buono e bello. Questa iniziativa – ha sottolineato il parroco di San Domenico – si pone come risposta alle provocazioni del mondo contemporaneo, cerca di creare occasioni di dialogo e ponti fra la Sacra Scrittura e la cultura, fra un pensiero antico ma sempre nuovo e quelle diverse forme di riflessione che anche oggi si stanno portando avanti”.

Il primo dei tre incontri – che si svolgeranno rispettivamente il 13, il 20 settembre e l’11 ottobre – sarà incentrato sul “Mondo del racconto. Bibbia e cultura contemporanea”. Dopo i saluti iniziali di Don Alessandro Rovello relazioneranno il prefetto dell’istituto teologico “Mons. G. Gruttadauro” di Caltanissetta Don Giuseppe D’Anna e la docente di lettere Miriam Leone. L’intermezzo musicale sarà curato dai maestri Raul Perna e Francesco Nicolosi.

Gli ospiti cercheranno di creare un filo conduttore per invitare lo spettatore a riscoprire la bellezza, l’importanza del raccontarsi e del raccontare, a presentare le proprie riflessioni sulla vita, sulla storia e sul mondo, aprirsi a quella che è la realtà alta del mistero di Dio letto e interpretato in maniera diversa tra la luce del diverso percorso individuale e comunitario.

Ingresso libero.

Foto: archivio

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