Caltanissetta. Rischio licenziamento per operatori Pian del Lago, Floriana Russo Introito (Cisl Fp): “Non si faccia politica sulla pelle dei lavoratori”

Il segretario delle province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna sgombra il campo dalle speculazioni: “Non è tagliando il personale che si ridurrà il fenomeno migratorio”

“La vicenda degli operatori del centro di accoglienza di Pian del Lago, che rischiano il licenziamento a causa delle attuali scelte gestionali, non è e non deve in alcun modo diventare una questione politica: è e sarà sempre una lotta sindacale a tutela della dignità dei lavoratori”.

Così il segretario della Cisl Funzione Pubblica per le province di Agrigento, Caltanissetta ed Enna, Floriana Russo Introito, interviene nel merito della complessa vertenza che vede il sindacato impegnato in prima linea a difesa di oltre un centinaio di lavoratori della struttura, sul cui futuro si sono addensate ormai da alcune settimane nuvole nerissime.

“Noi non esprimiamo un parere politico sulla presenza dei centri di accoglienza sul territorio e neanche su come sono o potrebbero essere organizzati – continua – ma il fenomeno comunque esiste e va gestito al meglio. Non è certo ridimensionando le unità di personale a disposizione nei centri che si potrà limitare il fenomeno migratorio, se è ciò che preoccupa alcuni. Anzi, crediamo che maggiori controlli e un numero superiore di personale specializzato non possa che avere delle ricadute positive. A tutti coloro che inveiscono contro questi lavoratori, accusandoli di vivono del fenomeno migratorio – continua Russo Introito – rispondo che si tratta di un lavoro difficile e dignitoso. Pensare che ridimensionando il numero di questi lavoratori si possa ridurre il numero di migranti in arrivo in Italia è assurdo: sono ben altre le scelte che andrebbero fatte e in ben altri contesti. Se fosse questo lo spirito che alimenta le scelte fin qui fatte da chi di dovere, i lavoratori di Pian del Lago rischiano, in questo modo, di diventare incolpevoli vittime di finalità di tipo politico”.

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  • Chiaramente nessuno può prendersela con i lavoratori , ci mancherebbe, ed è vero che svolgono un lavoro delicato e complesso; semmai quello che può essere “rimproverato” ai lavoratori o A CHI GLIELO HA FATTO CREDERE, è avere ipotizzato di avere trovato la sistemazione definitiva della loro vita quando sono stati assunti per operare nei centri di accoglienza. Sarebbe, infatti , come essere assunti da un impresa che sta eseguendo lavori per la ricostruzione post terremoto in Abruzzo e ipotizzare di essersi sistemati per la vita. Finita la riscostruzione, finito il lavoro! E quindi finita l’emergenza migratoria o calati sensibilmente gli arrivi, finito il lavoro. Il ragionamento è di una semplicità disarmente.
    Ora i sindacati fanno il loro lavoro ed è giusto che sia così , ma proporre anche una ricollocazione dei lavoratori eventualmente licenziati , mi pare un’offesa a Tutti quelli lavoratori (Mercatone 1, whipull, Dacca, etc etc) che non avranno nessuna ricollocazione da nessuna parte, ma semmai usufruiranno degli ammortizzatori sociali.
    Quindi il Sindacato dovrebbe fare un lavoro “preventivo” e in sede di assunzione spiegare con molta onestà ai lavoratori che quando si lavora su di una emergenza, spesso il lavoro termina con la fine dell’emergenza stessa!
    Per quanto attiene il centro di Pia del lago , la città non può più sostenere economicamente , socialmente etc etc questo flusso di migranti. Per chi Sa Come funziona il centro di pian del lago sa anche che lo stesso “produce “ centinaia di nuove presenze in città all’anno che si sommano a i migranti già presenti. Ora solo un cretino o uno in malafede può solo ipotizzare che Caltanissetta possa soddisfare i bisogni di questi poveri disperati se non è capace completamente di soddisfare i propri. Ed infatti la maggior parte spaccia, si prostituisce o chiede l’elemosina fuori dai supermercati, nei parcheggi etc etc. A me hanno insegnato che la dignità di un essere umano e tutt’altra cosa!!
    Ecco perché pensare di chiudere il centro di Pian del Lago sarebbe come pensare di rimediare ad un grosso errore della politica commesso un decennio fa quando decise di istituirlo.
    contestualmente, invece, bisognerebbe lavorare seriamente ad un progetto volto alla totale inclusione ed integrazione di tutti quelli presenti in città cercando di restituirgli la vera dignità; ed anche allontanando immediatamente chi trascorre le sue giornate a delinquere spacciando nei quartiere della città.

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