“Finalmente” concluse le elezioni: la speranza è che i proclami si trasformino in fatti

Si è “finalmente” conclusa la maratona elettorale, che ha visto, forse per la prima volta o comunque più della tornata precedente, i due contendenti essersi messi in mostra come non mai, sfruttando anche i tanto “odiati” social, per presentarsi e presentare i loro programmi. La città al ballottaggio ha scelto Roberto Gambino, il cambiamento o comunque il nuovo. Un risultato schiacciante, 56 sezioni a 0 ed un 59% a 41% che non lascia campo a scusanti. Risultato che non lascia dubbi sulla scelta dei nisseni che hanno voluto bocciare ed azzerare i partiti tradizionali, punendo il loro modo di amministrare e fare politica, ma anche e soprattutto i politici e le loro creature, che nelle passate amministrazioni poco hanno fatto per la città. Volendo analizzare il risultato, al di là del freddi numeri, questa è la dura realtà: bocciatura totale di partiti ed uomini che per anni, circa 20, si sono sentiti i padroni assoluti della città, facendo a disfacendo a loro piacimento coalizioni solo ed esclusivamente per i loro interessi politici. Caltanissetta getta un grido di speranza e finalmente boccia inesorabilmente la vecchia classe dirigente rappresentata anche da personaggi storici, forse anche troppo, che speriamo si ritirino e pensino a far altro. Sicuramente l’ultima settimana ha dato la svolta decisiva e il colpo di grazia a chi, numeri alla mano, non poteva non vincere; la determinazione di Gambino e dei suoi amici e collaboratori ha poi fatto il resto. Purtroppo non ci si può esimere però dal notare come anche, dopo un primo periodo di comportamento “low profile”, come detto da qualcuno, si è dato il la al peggio del peggio. Dall’esterno si è avuta la sensazione che all’interno della stessa coalizione di centrodestra-Lega, siano saltati equilibri e nervi e probabilmente molti hanno allentato le redini lasciando i propri “cavalli e puledri” a briglie sciolte. Ha pesato sicuramente l’eccessivo nervosismo; alcuni video messaggi, post sui social o certe battute, poco felici politicamente, non hanno di certo ottenuto l’effetto sperato, anzi molto spesso sono stati veri e propri boomerang e sono stati letti, da chi leggeva e che doveva ancora decidere, come pura arroganza e mancanza di rispetto. Accuse, frasi, post copiati ed incollati, dove si è cercato di avversare i concorrenti non soltanto sull’argomento programmatico, ma sulle capacità dell’avversario e della sua squadra, o peggio scendendo nel personale…non sto qui a ripetere espressioni che definire poco felici e squallide sarebbe fare un complimento a chi le ha non solo partorite, ma soprattutto pronunciate. Adesso, essendo finita la battaglia, tutti auspicano che vengano messe da parte le rivalità tipiche della politica e si possa iniziare a mettere in pratica quanto promesso e scritto nei programmi, con l’auspicio che anche l’opposizione, che ha sostenuto di amare la città, collabori. Nel rivolgere l’augurio per un buon lavoro a Roberto Gambino, da nisseni, che abbiamo a cuore le sorti della città, non possiamo che augurarci di assistere finalmente ad una svolta, ad una rinascita, ad un cambiamento di rotta, parole troppe volte annunciate, ma purtroppo, ancora non realizzate. Caltanissetta ed i nisseni sono stanchi di proclami, di promesse, di auspici che alla fine non approdano a nulla e lasciano le belle parole stampate su fogli di carta mentre le poltrone sono ben riscaldate. Sull’astensionismo dispiace, probabilmente che non si è capito, ancora una volta, l’importanza del voto nel determinare l’elezione di un sindaco. Auguri al neo sindaco e a tutta la sua squadra con la speranza che possa farsi apprezzare anche da coloro che non li hanno votati e che oggi sono pessimisti. Non possiamo che auguraci che grazie ai risultati che otterranno, finiremo per complimentarci e ringraziarli per il buon lavoro svolto.

Ad Maiora

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