Caltanissetta, processo Montante. Pm: “Ex leader di Sicindustria dettava legge”

CALTANISSETTA – Un continuo scambio di favori. Ecco il filo che avrebbe legato l’ex leader di Confindustria Sicilia Antonello Montante, all’ex comandante provinciale della Guardia di Finanza di Caltanissetta, Gianfranco Ardizzone. Lo ha evidenziato, nel corso della sua requisitoria, il Pm Maurizio Bonaccorso, nell’ambito del processo che si celebra a Caltanissetta, con il rito abbreviato, nei confronti di Antonello Montante e di altri cinque imputati. Il Pm, riprendendo le dichiarazioni rese in Procura da Alfonso Cicero e Marco Venturi e rispolverando le intercettazioni telefoniche inserite nel fascicolo, si e’ soffermato sulla posizione dell’ufficiale della Guardia di finanza Ardizzone, che tramite Montante avrebbe ottenuto un posto di lavoro al Confidi per la figlia Giuliana e il trasferimento dalla Dia di Reggio Calabria a quella di Caltanissetta. Inoltre Ardizzone ed Ettore Orfanello, in qualita’ di comandante del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Caltanissetta, avrebbero effettuato controlli fiscali “favorevoli” alle societa’ riconducibili a Montante e all’imprenditore Massimo Romano, considerato il “re dei supermercati”. I due ufficiali delle fiamme gialle, per ricambiare i favori ottenuti, su commissione di Montante, avrebbero effettuato – secondo la procura nissena – verifiche fiscali particolarmente rigorose nei confronti di altri soggetti indicati dall’ex paladino dell’antimafia e considerati nemici. Orfanello in cambio, avrebbe ottenuto l’assunzione al Confidi della sua compagna, Maria Rosaria Tirrito. A fianco dei due ufficiali ci sarebbe stato anche un luogotenente della Finanza, in servizio a Caltanissetta, Mario Sanfilippo il quale avrebbe ottenuto, l’assunzione della sorella Calogera in un supermercato di Romano. Il Pm si e’ anche soffermato su una conversazione intercettata fra Ettore Orfanello e Nazario Saccia, ex comandante del Gico di Caltanissetta, nel corso della quale quest’ultimo avrebbe sottolineato come Montante fosse in condizione di “dettare legge all’interno della Guardia di finanza”, trattandosi di un’ambiente “dove aveva un ascendente di un certo spessore” e Orfanello avrebbe evidenziato che “poteva fare il padrone di casa”. Il processo riprendera’ davanti al Gup, Graziella Luparello, il 18 aprile. L’accusa esaminera’ le posizioni di Alessandro Ferrara, ex dirigente regionale dell’assessorato alle Attivita’ produttive, e dell’imprenditore Antonello Montante. Poi il 23 il Pm proseguira’ con la posizione di Montante e quindi dovrebbe formulare le richieste.

Condividi