Caltanissetta, processo d’appello “Les jeux sont faits”: chieste 42 condanne

CALTANISSETTA – 42 condanne nel processo di appello scaturito dall’operazione “Les jeux sont faits”: questa la richiesta del pg Antonino Patti al termine della requisitoria che disegna il quadro di una famiglia mafiosa di Caltanissetta organizzata per imporre le slot machine taroccate in diversi esercizi commerciali
Queste, in dettaglio, le richieste di condanna avanzate alla Corte d’Appello, partendo dagli imputati ai quali il pg Patti chiede venga contestato anche il reato di associazione mafiosa: 10 anni per Salvatore Allegro (in primo grado assolto per concorso esterno in mafia e condannato a 4 anni per frode informatica), 12 anni per Salvatore Di Marca (assolto in primo grado) e Marco Angotti (condannato a 8 anni dal Tribunale per tentata estorsione e frode informatica). E ancora: chiesta la conferma delle condanne di primo grado a 3 anni di reclusione per Luigi Allegro (figlio di Salvatore), per il vigile urbano Alfredo D’Anna, per la moglie Maria Grazia Amico, a 2 anni per Biagio Mangiavillano e Matteo Lombardo che rispondevano tutti di frode informatica. Tre anni sono stati chiesti per Lirio Torregrossa e Salvatore Cataldi, per frode informatica, 2 anni e 8 mesi per Giuseppe Vinci di Gela accusato di illecita concorrenza, 3 anni e 4 mesi per l’ex finanziere Francesco Nardulli accusato di corruzione, 3 anni e 10 mesi per il poliziotto Agostino Sergio Longo (che risponde di corruzione e rilevazione del segreto d’ufficio), 2 anni e 8 mesi per il finanziere Giuseppe Monterosso (tentata concussione).
E, infine, il pg ha chiesto di confermare le condanne a 1 anno di reclusione per i commercianti che installarono le slot machine taroccate nei loro esercizi commerciali: si tratta di Salvatore Fonti, Salvatore Frangiamore, Anna Iapichino, Vincenzo Lanzafame, Maria Catena Giuseppa Lipani, Aldo Vito Amico, Giancarlo Barberi, Salvatore Massimo Barberi, Santo Bassolino, Franco Bingo, Giuseppe Corbo, Francesco Paolo Cravotta, Giuseppe D’Anca, Pietra Di Marco, Alessandro Domenico Farruggia, Roberto Lo Bello, Luigi Lo Monaco, Maurizio Lo Piano, Luigi Lombardo, Alfonso Martorana, Vincenzo Felice Martorana, Giuseppe Monelli, Maria Paternò, Salvatore Arcangelo Romano, Fabio Massimiliano Saja e Michelangelo Vinciguerra.

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