MUSSOMELI – L’ Assemblea straordinaria dell’Arciconfrarternita del SS. Sacramento si è tenuta ieri pomeriggio, domenica 24 febbraio 2019, in seconda convocazione, alle ore 16 in punto, presso la sede dell’Oratorio della Madrice, dove si sono radunati una cinquantina di confrati e consorelle. Ad accogliere gli aventi diritto il commissario straordinario Totino Saia che li invitati a prendere posto. La circostanza ha registrato un clima di silenziosa attesa man mano che i confrati e qualche consorella hanno sottoscritto la propria presenza. Puntuale l’Arciprete – Cappellano che è stato invitato dal commissario ad introdurre i lavori con la preghiera. La lettura del Vangelo della domenica e l’esortazione alla riflessione si è rivelato un momento forte di ascolto, proseguito, poi, con la scelta del segretario verbalizzante la seduta nella persona del confrante Bonfante Calgero Domenico e con la presentazione della relazione da parte del Commissario dott. Totino Saia, che rivolgendosi ai presenti così ha detto: “Carissimi Confrati, ho accettato questo compito per puro spirito di servizio. Perché credevo e credo in questa forma di aggregazione religiosa. Cosciente di dover affrontare qualche problematiche, ma confidando nell’aiuto del Santissimo. Nello statuto, sia nel «vecchio» che nel nuovo, vi sono due ipotesi di commissariamento: l’art. 61 «Le dimissioni contemporanee di più di tre consiglieri comporta lo scioglimento del Consiglio direttivo da parte dell’Ordinario Diocesano, il quale ricevutane comunicazione dal Superiore o dal Cappellano, provvede alla nomina di un commissario non presbitero», e l’art. 63 «Il Consiglio direttivo, in caso di comportamenti, scelte e inadempienze non compatibili con lo spirito e con le norme del presente statuto, può essere sciolto dall’Ordinario Diocesano e surrogato provvisoriamente con la nomina di un commissario non presbitero». Domanda: quali erano gli ambiti della sospensione e dell’operatività? Mi sono trovato in una imbarazzante situazione perché gli aspetti cosiddetti esteriori della Fede, con i simboli che la rappresentano, le ricorrenze dei percorsi liturgici, l’emozione e l’emulazione comunitaria che ne deriva, per me, confrate come voi, è sempre stato un motivo di orgoglioso percorso di positività e caratteristica essenziale della Confraternita? Con questo «dubbio» siamo, siete riusciti, lo stesso ad organizzare i Riti della periodica religiosità dell’anno liturgico che caratterizza questo sodalizio. Anche per la sopravvenuta condiscendenza di S.E. il Vescovo e del comune buon senso. Abbiamo avuto poi il supporto culturale della catechesi proposta dal Vescovo, svolta con ottimi argomenti trattati da diversi presbiteri. 18 incontri domenicali, dalla prima (Mons. Giuseppe La Placa, Vicario generale) all’ultima, quella condotta dal Vescovo. Purtroppo non abbiamo registrato una presenza continua e costante. Da un punto di vista amministrativo mi sono limitato all’ordinario dell’emergenza. Ad esempio la gestione delle tombe e cercare di trovare una soluzione alla conservazione dell’archivio storico. In prosecuzione al dispositivo dell’ultima assemblea del maggio 2017 si è proceduto a dare incarico ad una esperta della conservazione dei Beni per la conservazione ottimale da operare secondo le linee guida del Ministero ei Beni Culturali, al fine di salvaguardare i volumi antichi e preservarli dal possibile degrado. Anche l’Ing. Giuseppe Canalella, cultore locale di storia e beni culturali, ha iniziato una fase di collaborazione in tal senso. Il lavoro non è ancora ultimato. Per quanto concerne l’inventario dei «beni immobili, dei beni mobili e dei beni di interesse storico e artistico, con tutti i relativi titoli e la documentazione» ho solo trovato una traccia, incompleta e senza catalogazione descrittiva, nel computer dell’Arciconfraternita. È opportuno che la nuova dirigenza provveda a rivedere detto inventario, ne curi una classificazione storico-artistica ed elabori contestualmente un regolamento sulla conservazione e fruizione. Avevo cercato di trovare supporti con studiosi ed esperti di normativa legale e religiosa, nonché di prassi comune per consegnarvi un documento di base per redigere siffatti documenti. Anche perché la memoria è fallace e subisce l’incuria del tempo. Del resto l’art. 78 (ex art. 82) dello Statuto affida al Segretario tale compito, che non può e non potrà svolgere da solo. Mentre l’art.103 (ex art. 114) recita inequivocabilmente: Il passaggio da un’amministrazione all’altra avviene mediante sottoscrizione collegiale – da parte degli uscenti e dei subentranti – di un dettagliato inventario, in duplice copia, dei beni immobili, dei beni mobili e dei beni di interesse storico e artistico, con tutti i relativi titoli e la documentazione. Una delle due copie si conserva nell’Archivio dell’Arciconfraternita, l’altra viene trasmessa all’ Ordinario Diocesano. Qualunque modifica eventualmente subita del patrimonio viene annotata sia nella copia dell’Archivio, sia in quella dell’Ordinario Diocesano, a norma del canone 1283 CJC. Inoltre sono stato incaricato dal Vescovo di collaborare i Presbiteri-Parroci di tutte le Confraternite di Mussomeli per le proposte finalizzate alla modifica degli statuti. Che sono stati emanati in data 25 gennaio 2019. In questo anno ho avuto modo di frequentare piacevolmente tante persone, tanti confrati. Conserverò di tutti un buon ricordo e spero anche un’amicizia «ricambievole». Ho dovuto dare corso a decisioni che non condividevo, forse perché non riuscivo ad allontanarmi dal ruolo semplice di confrate, qual io, come voi tutti, sono. Ancorché… «commissario». Mi scuso anche con chi ho deluso, fors’anche perchè riteneva fossi in grado di adottare particolari provvedimenti, o atti di giudizio. O di poter scegliere con mio libero discernimento… O di decidere…, oltre le limitazioni imposte dal mandato ricevuto! Cosa dire ancora. Che il percorso del futuro vi sia propizio nel cammino di Fede e di impegno solidale. Con i confratelli, con la Parrocchia, con la Comunità ecclesiale e con il vostro splendido paese, Mussomeli. Ispirandovi sempre alla devozione al Santissimo, rispettosi dell’Autorità ecclesiale anche se non dovesse essere di vostro totale gradimento e superate questi momenti con la preghiera e la riflessione. Lo Statuto, tra l’altro, vi ricorda l’obiettivo della «carità, come testimonianza e donazione di amore al fratello che sperimenta la sofferenza, sotto qualsiasi forma» quale «scelta fondamentale dell’Arciconfraternita». Avete un patrimonio inestimabile. Materiale ed immateriale. Preziosissimo, perché il Santissimo ha permesso di conservarlo e farlo vivere e rivivere in un tempo che si prolunga molto più del tempo dell’uomo. Conservatelo, con la memoria che si tramanda “nei secoli dei secoli”. Con Fede ed Amore. Non posso che augurarvi tanta pace e serenità, con un forte, sincero augurio di buon lavoro, nella preghiera, e «nello spirito di solidarietà sull’esempio sempre attuale di Francesco Tomasino Di Bartolo». Siate sempre fiduciosi, il tempo, nel percorso di speranza e con l’aiuto di nostro Signore Iddio, sarà sempre… «galantuomo». Buon “duro” lavoro. Salvatore Maria (Totino) Saia”. La relazione è stata applaudita con la successiva trattazione degli altri punti all’ordine del giorno che prevedevano il rinnovo del Consiglio direttivo dell’Arciconfraternita del SS,. Sacramento con la presentazione delle candidature e la nomina del seggio elettorale. L’intervento di alcuni confrati che hanno focalizzato il momento commissariale del sodalizio, durato un anno, ha aperto la discussione per la presentazione delle candidature per il consiglio direttivo da eleggere. Sono pervenute al tavolo della presidenza sette candidature, il numero necessario per l’elezione del Consiglio direttivo. Il Commissario straordinario le ha comunicate all’Assemblea che le ha approvate con un grosso applauso, rappresentando così avvenuta elezione della nuova dirigenza, Alessio Barba, Massimo Bonfante, Pio Pennica, Vincenzo Diliberto, Francesco Lo Muzzo, Salvatore Nola e Paolo Russo. Il Commissario Totino Saia: “L’esito lo posso considerare quanto di più positivo non immaginavo sperare. Tutto si è svolto nel migliore dei modi”. E Padre Genco:”Il commissario merita un applauso oltre il ringraziamento di tutti”. Va sottolineato che nei prossimi giorni il nuovo consiglio direttivo si riunirà per proporre al Vescovo la terna di nomi per la scelta e quindi la nomina vescovile del nuovo Superiore dell’Arciconfraternita del SS. Sacramento.