Montante, Fava audizione ‘fiume’: “Marino Conferma sistema potere parallello”

PALERMO  – “E’ stata la piu’ lunga riunione della commissione Antimafia di questa legislatura, e’ durata due ore e 40 minuti. C’erano molte cose da dire, piu’ si va avanti piu’ si trovano porte da aprire”. Cosi’ Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia, al termine della seduta nell’ambito del ‘caso Montante’ durante la quale e’ stata ascoltato Nicolo’ Marino, magistrato di Caltanissetta che ha ricoperto il ruolo di assessore all’Energia durante il primo governo Crocetta. “Emerge un sistema di potere parallelo ‘poco siciliano’, inserito su un livello nazionale – ha aggiunto Fava – Montante era un segmento, aveva funzioni operative e di rapporto, ma non era il terminale. Erano in ballo forti interessi economici, c’e’ stata una stagione di potere parallelo attorno a Confindustria”. “Marino ha confermato questo contesto, nessuno poteva non sapere cosa rappresentassero all’inizio della stagione del suo governo, Crocetta Lumia e Montante, e quali forti interessi si reggessero attorno a questa cabina di regia. Ad iniziare dal sistema dei rifiuti, che e’ quello che ha portato allo scontro frontale con Marino”, ha detto Fava. “C’era una funzione di Crocetta, che era ‘consapevole esecutore’ – ha aggiunto – c’era un raccordo con il mondo dell’impresa espressa da Montante e una funzione di ‘tenuta complessiva’ gestita da Lumia”

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