Su Rai2, ex operaio di Gela: “Seppellivo rifiuti Eni sotto terra”. Avviata indagine dalla magistratura

– Il procuratore di Gela, Fernando Asaro, conferma che e’ stata avviata un’indagine dopo la testimonianza di Emanuele Pistritto, 70 anni, che ieri davanti alle telecamere del programma “Nemo”, su Rai2, ha rivelato clamorosi episodi di inquinamento del suolo e del sottosuolo con rifiuti industriali provenienti dal petrolchimico dell’Eni. Pistritto, proprietario e conduttore di pale meccaniche, ora in pensione, per molti anni e’ stato titolare di appalti nel settore del movimento terra e di materie prime nello stabilimento. Gli scarti della lavorazione della chimica e della raffineria sarebbero stati sotterrati in grandi vasche di oltre 500 metri quadrati e della profondita’ di 15 metri, a est del petrolchimico. Dentro vi sarebbe stato scaricato di tutto: “Dall’amianto agli anelli di ceramica dei reattori – si autoaccusa il testimone – che mi facevano frantumare con i cingoli delle ruspe”. (Foto di repertorio)

View Comments

  • Un plauso a questo operaio che, se pure con una decisione tardiva ma opportuna, farà scoperchiare una cloaca non solo maleodorante ma causa di morti e invalidità. Nella piana di GELA si coltivava frumento e cotone! oltre a tante altre degnissime colture. Non riesco a credere che un illuminato filantropo come Enrico Mattei avrebbe permesso quelle "sepolture". La Sicilia ha una vocazione, per DNA, di portato agricolo e peschereccio. Se vi aggiungiamo una Cultura unica con reperti archeologici che non hanno uguali al mondo, vuol dire che avremmo solo dovuto sviluppare quei talenti per farli moltiplicare. Troppo tardi? A vedere di questi esiti parrebbe di sì ma come l'uomo è capace di distruggere lo è anche nel costruire e ricostruire. E i siciliani non sono da meno con nessuno!

Condividi