Bagheria, operazione “Caronte”: tangenti e distruzione di cadaveri, 7 arresti

PALERMO – Associazione per delinquere, corruzione e delitti contro la fede pubblica e la pieta’ dei defunti, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere. Sono alcuni reati contestati a 10 persone destinatarie di misure cautelari notificate dai carabinieri della Compagnia di Bagheria, nell’ambito dell’operazione “Caronte”, su richiesta della procura della Repubblica di Termini Imerese. Sette gli arresti domiciliari e tre i divieto di dimora. Le indagini, condotte dal maggio 2017 all’aprile 2018, mediante attivita’ tecniche ed acquisizioni documentali presso il comune di Bagheria, hanno consentito di acquisire gravi indizi di colpevolezza sull’esistenza, a Bagheria, di un’associazione per delinquere, diretta da Pietro Mineo e attiva al cimitero comunale, il cui funzionamento e’ stato condizionato e deviato per controllare l’andamento delle estumulazioni e tumulazioni, in modo da favorire l’ottenimento di profitti.
Ripetuti gli episodi di corruzione, commessi da imprenditori locali del settore delle onoranze funebri e privati cittadini, a favore dei dipendenti cimiteriali finalizzati ad ottenere una rapida tumulazione delle salme, indipendentemente dall’ordine cronologico di ingresso al cimitero, riducendo notevolmente i tempi di attesa in camera mortuaria vista l’indisponibilita’ generale di loculi. Documentati anche i numerosi casi di vilipendio dei defunti, finalizzati a liberare loculi all’interno del cimitero da destinare a salme segnalate dai corruttori.

Emersi elementi anche elementi a carico di ulteriori 34 persone, tra cui due funzionari del servizio cimiteriale del Comune di Bagheria, nonche’ impresari funebri e privati cittadini, responsabili, a vario titolo, di corruzione, favoreggiamento personale, falsita’ ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e falsita’ ideologica commessa dal privato in atto pubblico. Impegnati circa 80 carabinieri del Provinciale di Palermo, nonche’ di un elicottero del nono Nucleo elicotteri di Palermo. Nel dettaglio, i reati contestati sono associazione per delinquere, corruzione per esercizio della funzione, corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio, corruzione di persona incaricata di un pubblico servizio, abuso d’ufficio, violazione di sepolcro, vilipendio di cadavere, occultamento di cadavere, distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, falsita’ ideologica commessa dal privato in atto pubblico, nonche’ violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

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