Il Maestro Gitto ha studiato e si è formato tra i fiumi e i boschi di Osaka – Giappone – con i monaci specialisti in questa particolare arte di individuare e far pressione su specifiche aree del corpo per stimolare determinati organi e punti vitali; tale conoscenza dei punti vitali e della reazione dei nervi a particolari pressioni consente di immobilizzare un eventuale aggressore e di renderlo inoffensivo.
Il M° Gitto ha osservato alcune tecniche di Aikido del M° Morgano e ne ha spiegato l’effetto secondo il Dim Ching che letteralmente significa “azione sui nervi”, il cui effetto è istantaneo; tale arte marziale interessa una serie di tecniche che coinvolge allo stesso tempo i 12 Meridiani Principali, i 2 Meridiani Straordinari e la totale e complessa rete di nervi che attraversa il corpo umano, nervi che – se stimolati e/o toccati in un certo modo – causano dolore intollerabile e reazioni particolari che possono portare al KO del soggetto subente. I meridiani fondamentali, i nervi, i muscoli, il sangue e l’energia possono essere manipolati con lo scopo di indebolire il corpo, e provocare – di conseguenza – uno stato d’incoscienza o anche la morte.
Sono stati 2 giorni intensi in cui alle tecniche marziali si sono alternati i racconti del M° Gitto relativi alla sua formazione professionale: per la prima volta i partecipanti hanno potuto analizzare le tecniche di difesa da un punto di vista nuovo, scoprendo che la pressione e la leva su alcune zone della mano, del braccio o delle gambe stimolano organi interni quali polmone, cuore, fegato, intestino, ecc.
Allievi e Maestri presenti allo stage hanno seguito con interesse e – a tratti – con stupore alle spiegazioni del M° Gitto che ha dimostrato, con mappe anatomiche alla mano, quali effetti abbiano un pugno, una pressione digitale o un semplice contatto fisico sul corpo di un avversario.
Due giorni sono sembrati davvero pochi rispetto alla disciplina che il M° Gitto ha studiato per un’intera vita e per la vastità della materia che richiede, di certo, uno studio molto ampio; per tale motivo Maestri ed Allievi si sono dati appuntamento per un altro incontro in un altro Dojo della Sicilia.
Al termine dello stage i partecipanti si sono dichiarati arricchiti di un’esperienza tanto insolita quanto formativa; le tecniche di difesa sembrano da oggi non solo un insieme di gesti tecnici ma anche il frutto di una scienza antica ed in continua evoluzione che coinvolge corpo e mente.