Caltanissetta. Sant’Elia, morta 16enne di Favara investita l’11 agosto: famiglia dona gli organi

CALTANISSETTA – E’ morta ieri sera Sofia Tedesco, la ragazza 16enne di Favara, ricoverata a Caltanissetta,  gravemente ferita in un incidente stradale che si era verificato lo scorso 11 agosto in contrada Crocca, a Favara. La ragazza viaggiava a bordo di uno scooter condotto da una diciassettenne che è stato travolto da un’auto pirata, sembra una Fiat Punto.

Dopo l’incidente era stata trasferita in Rianimazione dell’ospedale “Sant’Elia” di Caltanissetta.Appena arrivata al nosocomio nisseno l’equipe medica della Neurochirurgia l’ha sottoposta ad un delicatissimo intervento chirurgico alla testa. Dopo la notizia del decesso la famiglia ha deciso di donare gli organi.

Numerosi i messaggi di cordoglio che sono stati lasciati dai suoi amici sul suo profilo facebook.

Amore mio – scrive Francesca Pedalino – è un’ingiustizia , non doveva finire così, ti aspettavamo a sorridere di nuovo assieme come facevamo prima. Ora chi è che balla in mezzo ai corridoi o chi canta durante la ricreazione, se tu non ci sei più. Vita mia non ti dimenticherò mai e poi mai. Resterai per sempre nel mio cuore, da oggi in poi sei la stella più bella che brilla nel cielo. Proteggimi sempre vita mia, e anche da lassù non lasciarmi mai. Mi mancherai tantissimo, riposa in pace anima mia”.

Riposa in pace piccolo Angelo andato in cielo – aggiunge Maria Palumbo – la vita è stata molto crudele. Avevi ancora tutta una vita da vivere. Ormai trovare questo balordo che non si è neanche fermato non ha più importanza, Sofia non tornerà più, ma auguro che il rimorso di coscienza lo tormenterà per la vita! Troppo giovane per morire”.

Un’altra sua amica, Desiree Taormina posta un messaggio: “È innaturale morire a 16 anni. Non posso credere come sia stato possibile. Tutt’ora non voglio ammetterlo a me stessa. So che hai lottato fino alla fine, con tutte le tue forze! Non sempre si può vincere le battaglie ma tu rimarrai la guerriera più bella e forte di sempre. Oggi va via una parte del mio cuore che resterà segnato per sempre. Non voglio scrivere poemi ma voglio concludere con questa frase che poco fa mi ha fatto pensare a te ed alla nostra amicizia: “Ciò che nella vita rimane, non sono i doni materiali, ma i ricordi dei momenti che hai vissuto e ti hanno fatto felice. La tua ricchezza non è chiusa in una cassaforte, ma nella tua mente. È nelle emozioni che hai provato dentro la tua anima”. Le stesse emozioni e risate che ho vissuto con te! Ti porterò sempre dentro me, stella! Mi mancheranno i tuoi abbracci, mi mancherà sentirti, mancherai immensamente, guardami da lassù amore, non lasciarmi, dammi la forza”.

NDR. Nota della direzione ASP

Avendo appreso la triste notizia del decesso della ragazza di 16 anni di Favara, presso il Reparto di Rianimazione dell’Ospedale Sant’Elia, in cui la stessa era stata ricoverata a seguito di un grave incidente stradale, la Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Caltanissetta esprime vivo cordoglio e sentita vicinanza alla famiglia della ragazza che, nonostante la professionalità e l’impegno messi in campo dai sanitari del nosocomio nisseno, non è riuscita a scampare alla morte.
L’epilogo di tale tragico evento, però, si è concluso con un grande e lodevole gesto di altruismo e solidarietà umana da parte dei genitori della ragazza. Gli stessi, infatti, hanno espresso parere favorevole all’espianto degli organi per la successiva donazione a coloro che, così, potranno vedere riaccesa la speranza di una vita migliore.
La riflessione su tale doloroso evento ci impone di far emergere che l’Assessore Regionale alla Salute, Ruggero Razza, ha posto come obiettivo specifico per i Direttori Generali e i Commissari Straordinari delle ASP siciliane la diffusa e costante sensibilizzazione sul territorio per la donazione degli organi.
Pertanto, l’ASP di Caltanissetta ha programmato e realizzato varie attività di formazione rivolte agli operatori sanitarie e ai cittadini, per il tramite delle associazioni di volontariato, al fine di promuovere campagne informative rivolte soprattutto alle nuove generazioni.
A tal fine, è stata elaborata, condivisa e applicata dagli operatori della Sanità, la procedura di accoglienza e supporto per i familiari dei pazienti ricoverati nelle UU.OO. di Rianimazione e Terapia Intensiva, per promuovere la cultura della donazione degli organi ed incentivarne la pratica.
La viva speranza è quella che tali iniziative, già nel breve periodo, possano far riflettere i cittadini sul fatto che la donazione degli organi implica un atto di amore spontaneo verso il prossimo, che procura straordinarie sensazioni di notevole valore etico, nonché di grande civiltà e rispetto per la vita altrui.
Così come hanno fatto i Genitori della giovane Sofia ai quali va il nostro più sincero ringraziamento

Condividi