Di Maio a Caltanissetta incontra gli agricoltori: “Dobbiamo proteggere i nostri prodotti”

Il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio, col leader siciliano del M5s Giancarlo Cancelleri, è stato in visita nel baglio dell’azienda agricola biologica Cammarata, in contrada Mimiani a Caltanissetta, bene confiscato alla mafia. Di Maio ha incontrato gli imprenditori agricoli.

«Noi dobbiamo riavvicinare sempre più i giovani all’agricoltura – ha detto il ministro agli agricoltori presenti – per farlo dobbiamo proteggere la nostra agricoltura e i nostri prodotti. Non ci sarà nessuna tolleranza verso quei trattati che stanno distruggendo il nostro comparto agricolo e soprattutto la fascia più debole, cioè quegli agricoltori che cercano di portare avanti da soli le proprie imprese. Ed è proprio in una regione come la Sicilia che l’agricoltura deve ripartire».
«Molti giovani – ha aggiunto – si avvicinano a questo settore e devono sapere che lo Stato non avallerà nessun trattato con Marrocco, Tunisia, Canada che voglia danneggiare il comparto del grano o l’allevamento. Noi siamo disponibili a dialogare con tutti gli Stati, ma non per danneggiare il nostro comparto agricolo. Pensiamo ad esempio al Ceta: se arriva così com’è all’esame del Parlamento, la maggioranza lo boccia e lo stesso vale per i trattati che abbiamo fatto con paesi del Nordafrica, grazie ai quali sono entrati nel nostro territorio prodotti uguali a quelli italiani ma con costi del lavoro e livelli di sicurezza bassissimi».

ul dl Dignità Di Maio polemizza con il Pd: «Sono veramente esterrefatto dell’atteggiamento del Pd nei confronti del decreto dignità. Il partito di sinistra, che doveva difendere i lavoratori, sta combattendo la norma che io ho introdotto nel decreto e che dice che se sei licenziato ingiustamente hai diritto a un risarcimento e che prevede il versamento di 36 mensilità».

«È veramente allucinante – ha aggiunto – che quel partito, che doveva difendere le fasce più deboli, le combatta; ecco perché c’è il declino delle sinistre in Europa. Non è Confindustria a combattere questa legge, ma un partito che evidentemente ha imparato ad ascoltare solo Confindustria e non gli imprenditori e i lavoratori onesti di questo paese».

(Fonte gds.it)

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  • Toh chi si rivede Cancelleri, ma allora sa ancora che esiste Caltanissetta!
    Perché ho la netta sensazione di aver visto in passato politici comportarsi come lui, prima ti parlano del cambiamento e dopo quando salgono al potere i primi a cambiare sono loro e si dimenticano dei loro elettori e di chi lo ha sostenuto in pesanti ed a volte estenuanti dibattiti, per salvaguardare la verginità del movimento e tutelare l'immagine degli interpreti.
    Pazienza, la storia si ripete, cambiano i soggetti ma i risultati sono sempre gli stessi.

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