Mussomeli, 100 anni fa nasceva “ a ‘za Pippina a Giaia”, matricese doc

MUSSOMELI – Non vuole proprio  sentirne parlare che lei  abbia cento anni compiuti oggi, 8 giugno 2018, per essere nata quell’8  giugno del 1918 da mamma Vincenza e da papà “Turiddu”,   semmai 85 anni, considerato che  è il dato costante che sempre ripete, con una certa sicumera e con aria quasi di rimprovero,  a chi, con compiacimento, affetto e simpatia, vuole condividere questo suo traguardo raggiunto, essendo un dono  meraviglioso della vita trascorso dalla nonnina, o meglio ancora,  da “ ‘za Pippina a  giaia” della Madrice. Infatti, è dirimpettaia, da oltre settant’anni,  dei locali  della chiesa Madre.  Va sottolineato che la nonnina Giuseppina Sorce, (complessivamente sei in famiglia con i fratelli Pasquale e Mario e  le sorelle Angela, Suor Maria e Grazia),  appartenente certamente ad una famiglia di longevi,  essendoci  stata un’altra sorella centenaria, ‘za Angiulidda che, anche lei,  che ha tagliato il nastro dei 100 anni, circondata dall’affetto dei familiari.  Insomma, “ ‘za Pippina a Giaia“,  una matricese doc , che ha convissuto col suono delle campane, mattina, mezzogiorno e sera, per non parlare  di tutti quei tocchi di campane per le tante ricorrenze liete o tristi  celebrate nella chiesa, a partire dai battesimi, prime comunioni.  Cresime, matrimoni  e, ahimè, anche dei funerali. Ma non è finita qui, perché a  ‘za Pippina, difficilmente, fino a qualche tempo fa, è stata assente dalla Chiesa Madre per le funzioni religiose: infatti la separano dalla sua abitazione una decina di metri fino alla sagrestia.  Addirittura, è pensabile che, nel passato, proprio lei potesse essere stata punto di riferimento, in caso di assenza di preti e sagristi,  a dare notizie sulle attività parrocchiali. E se la nonnina, oggi festeggiata per i suoi 100 anni raggiunti, forse non è tanto aiutata dalla memoria, una cosa è certa ed inconfutabile, come asseriscono i familiari, il ricordo indelebile  dell’amato marito  ‘u ‘zi Santu Chiparo con cui ha formato una splendida famiglia: ormai da lassù,  ‘u zi Santu oggi fa sentire i suoi applausi, colorati di amore per la vita vissuta insieme. Ed in questa fausta ricorrenza i figlioli Giuseppe e Tita Chiparo,  genero e nuora, nipoti e pronipoti si stringono attorno alla  congiunta  per il dono della vita vissuta, all’ombra della chiesa con i suoi tanti rosari e le sue tante Ave Maria. Non è azzardato dire che nei ricordi  della nonnina “Pippina a giaia”, ci sia spazio per ricordarsi di preti come  Padre Giacalone, Padre  Salvatore Migliore, Padre Antonino Barcellona, Padre Salvatore Calà, Padre Salvatore Paruzzo, Padre Giovanni Galante, Padre Alfonso Incardona, Padre Alfonso Cammarata, Padre Domenico Lipani e, adesso di Padre Genco. Come anche il ricordo dei sagristi con cui ha potuto sorseggiare qualche tazza di caffè, o la vicina e confinante di casa, riconducibile all’Arciconfraternita del SS. Sacramento, di cui il marito era confrate. Dunque,  100 anni,  oggi, 8 giugno 2018. Le campane della Madrice non potranno rimanere silenziose per lei, che, quotidianamente, al suono dell’Ave Maria, corona in mano, sempre pronta per la recita del Rosario. Un giorno particolare  di festa, dunque, e quindi un giorno di lode al Creatore. Intanto, quest’oggi pomeriggio, la nonnina  la “ ‘za Pippina  a Giaia”, alle 18,30, parteciperà nella centralissima chiesa si San Francesco alla messa di ringraziamento  al Buon Dio, a cui interverranno  familiari, amici e conoscenti e l’amministrazione comunale. Immediatamente dopo, nell’attiguo salone di San Francesco, la festeggiata condividerà il momento di grazia e di gioia fra abbracci e congratulazioni per il suo centenario.

Auguri della REDAZIONE de IL FATTO DEL VALLONE, IL FATTO NISSENO” all’anziana nonnina.

Condividi