ROMA – “Sulle lobby degli avvocati d’ufficio dei richiedenti asilo, da Salvini parole sacrosante. Il giro di vite annunciato dal ministro va a scardinare un’altra stortura del fallimentare sistema di gestione dell’immigrazione messo in piedi dalla sinistra. Da anni, nei fatti, gli italiani continuano a garantire per mesi e mesi vitto, alloggio e anche l’avvocato a immigrati che nell’85 per cento dei casi alla fine si rivela clandestino. Una anomalia che già nel 2015 avevo sottoposto all’allora governo, attraverso risoluzioni e atti parlamentari con i quali sollecitavo un rapido intervento su questo scandalo. Parliamo di un vero e proprio business per molti studi legali da centinaia di milioni di euro, alimentato sulle spalle degli immigrati e con le tasche degli italiani, doppiamente beffati. Perché è chiaro che con il ricorso presentato dagli avvocati con il gratuito patrocinio, ma a spese dei contribuenti, i richiedenti asilo che si sono visti in prima istanza rigettare la propria domanda continueranno a rimanere e ad essere mantenuti all’interno del nostro sistema di accoglienza. E con i ritardi che ci sono, spesso ci rimangono anche anni. E chi paga anche in questo caso? Gli italiani. Tutti questi ricorsi cosa comportano inoltre? Un intasamento dei Tribunali. E a rimetterci chi è? Sempre i contribuenti, anche con i costi dovuti all’inefficienza e alla scarsa produttività del sistema giustizia. Effetti collaterali? Tutti i problemi legati alla sicurezza. Salvini ha già dimostrato di avere le idee chiare, la pacchia è finita”. Così il deputato della Lega Alessandro Pagano.
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Il professor Pagano (DC, UDC, Cattolici popolari, Casa delle Liberta', Forza Italia,....il Centesimo, Deco'...LEGA...?) come tutti i politici dalla memoria cortissima dovrebbe ricordarsi che gli accordi di Dublino che governano l'attuale status dei richiedenti asilo, sono stati sottoscritti dal sig. Maroni esponente del suo attuale partito e della coalizione nella quale ha militato per anni. Inoltre gli immigrati sono il mezzo per finanziare le innumerevoli e inutili societa' no-profit (?) e associazioni pseudo-religiose, che sono da anni il bacino di voti del sig. Pagano...Mi faccia il piacere e si faccia un esame di coscienza se ancora ne ha una.
On.le Prof. Alessandro Pagano, profitto della sua ultima “uscita” in materia di migranti e “lobby” degli avvocati per farLe sommessamente notare che, anche questa volta, ha perso una sana occasione per rimanere zitto.
Potrei limitarmi a incollare su questo post la risposta data dal CNF al Ministro Salvini (cui La rimando per gli approfondimenti del caso) e già Lei avrebbe il Suo “benservito” a fronte della roboante minchiata che ha detto.
Ma sarebbe riduttivo.
Per questo Le dico cosa penso.
Lei sta al Diritto di Immigrazione come io sto all’astrosifica; in altre parole, io non capisco nulla di astrofisica come Lei non capisce nulla di Immigrazione.
Lei dimostra di sconoscere le benché minime basi del diritto e dell’argomento di cui tratta nei Suoi maldestri interventi populisti e demagogici.
Lei, On.le Prof. Pagano, non capisce assolutamente nulla di Immigrazione e Diritto dei Migranti.
Se lo lasci affettuosamente dire da un professionista che conosce benino la materia e che ci lavora da molti più anni di Lei, da prima ancora che Lei, delfino di Berlusconi, decidesse di cambiar casacca politica per divenire, oggi, un “Professionista dell’anti-migrazionismo”.
Sì, on. le Pagano: non vorrei che, dopo aver conosciuto i cc.dd. e famigerati “Professionisti dell’Antimafia” in coloro che brandivano vessilli e partorivano crociate anti-mafia per poi risultare loro stessi organizzati a delinquere in sodalizi di stampo mafioso, dovessi ora conoscere altri professionisti dell’anti-migrazionismo, intenti solo a “cavalcare” tematiche di forte impatto sociale (e giuridico) per raccattare qualche misero consenso elettorale.
Il tutto, peraltro e mi consenta, assume toni ancor più grotteschi se penso che tali esternazioni provengono dalla Sua persona che, quanto a credibilità politica, appare, a dire il vero, poco verosimile, per non dire altro.
Lei parla di “lobby” di Avvocati i cui costi graverebbero sulle spalle degli italiani.
Lei adombra una co-responsabilità dei Legali che si occupano di Immigrazione nello “spreco” di danaro pubblico.
Lei parla di “Lobby”, come di una cerchia chiusa e ristretta che rimanda a logiche faziose e parziali che lo scrivente NON accetta e rimanda al Mittente.
Lei non capisce un bel niente, caro Onorevole Prof. Pagano.
Ripeto: Lei non sa MINIMAMENTE di cosa sta parlando.
Lei non sa che ci sono fior fiori di professionisti che possono vantare una specializzazione tecnico-giuridica acquisita in anni di esperienza sul campo ed in un “settore ibrido” e complesso quale quello del Diritto di Immigrazione (settore per il quale OGGI esistono delle “sezioni specializzate” in 14 tribunali d’Italia).
Lei non sa proprio cosa significa essere un Avvocato Immigrazionista e, visto che non lo sa, glielo spiego in poche righe.
Essere Avvocato IMMIGRAZIONISTA significa conoscere usi, costumi, tradizioni, leggi, storia e problematiche di svariati paesi del Mondo: dai paesi nord africani a quelli meridionali; dal continente asiatico a quello medio-orientale.
Significa studiare ed aggiornarsi continuamente sulla costante evoluzione giurisprudenziale nell’ambito di una materia che “taglia” trasversalmente il diritto civile, l’amministrativo ed il diritto penale.
Significa garantire il diritto di difesa a soggetti che chiedono asilo sul nostro territorio perché essere gay nel loro paese vuol dire essere puniti con la pena di morte o col carcere a vita; perché professare un determinato credo vuol dire essere costretti a fuggire per non essere seviziati o uccisi; perché “cambiare casacca politica” come ha fatto Lei, li espone al rischio di morte per se e per i propri familiari.
Significa lavorare tutti i giorni della settimana perché per un nigeriano o per un pachistano non esistono “sabato o domeniche”; significa rispondere al telefono a tutte le ore del giorno e tutti i giorni della settimana, festività incluse, perché le tariffe dei gestori telefonici sono più vantaggiose per i Migranti la sera e nei week end. Significa non poter fissare l’appuntamento col cliente perché decide lui quando venire e, quando viene, vuol trovare l’avvocato disponibile.
Essere un Avvocato Immigrazionista significa non negarsi mai al telefono, perché farlo significa farsi cattiva pubblicità in un attimo.
Essere un Avvocato Immigrazionista significa, spesso, confrontarsi con AA.GG. che sconoscono la materia e che, sovente, non hanno gli strumenti conoscitivi per dare risposte concrete ai legittimi bisogni di giustizia degli Immigrati; significa confrontarsi con le prassi, a volte bècere, di decine di Questure ed Uffici Immigrazione di tutta Italia.
Significa parlare almeno due lingue (inglese e francese); significa sobbarcarsi personalmente i costi degli interpreti e dei traduttori per le udienze in tribunale quando il Giudice non parla l’inglese e lo Stato non ha i fondi per pagare gli ausiliari.
Significa anticipare i costi per le ammissioni ai Gratuiti Patrocini, versandoli di tasca propria ed all’inizio del giudizio, al Consiglio dell’Ordine di propria appartenenza.
Significa, ancora, lavorare gratis per tutta la durata del procedimento (sia esso civile, penale ed amministrativo) per, poi, poter riscuotere il proprio misero compenso a distanza, se va bene, di 2/3 anni da quando si è ottenuto il mandato.
Ecco, caro Onorevole Prof. Pagano, in estrema sintesi, cosa significa essere Avvocato Immigrazionista.
Prima di sparare fesserie, s’informi e mostri rispetto per i professionisti che si rompono il culo dal lunedì alla domenica per vivere dignitosamente e che non hanno vitalizi o aspettative da incarichi universitari dagli anni ‘90.
La saluto.
Avv. Michele Profeta, Immigrazionista.