Ricerca e innovazione, e’ grande fuga di laureati dal Mezzogiorno. Direzione nord, Milano e Bologna in primis. Nella fotografia scattata dal rapporto Bes dell’Istat, nel 2016 il Sud registra una perdita netta di 23 giovani laureati ogni mille laureati residenti di pari eta’. Il saldo (cioe’ la differenza tra i flussi in ingresso e quelli in uscita verso territori piu’ attrattivi, in Italia o all’estero) e’ negativo in tutte le province meridionali e particolarmente alto a Enna, Agrigento, Caltanissetta, Reggio Calabria e Foggia, dove sfiora o supera il -40 per mille. L’unica eccezione e’ costituita da Olbia-Tempio (+13,2 per mille), in controtendenza negli ultimi anni rispetto al complesso delle altre province meridionali.
Le province e citta’ metropolitane in assoluto piu’ attrattive per i giovani laureati italiani si trovano tutte al Nord: il fenomeno e’ particolarmente intenso e sostanzialmente consolidato nel tempo a Milano e Bologna (rispettivamente +35,4 e +33,4 per mille nel 2016), Trieste (+17,2), Parma (+12,7), Modena e Rimini (+11). In altri casi i risultati attuali fanno seguito a una crescita piu’ o meno recente, come ad esempio a Novara, che in cinque anni e’ passata da +2,2 per mille a +11, e a La Spezia, che ha invertito il trend negativo iniziale (-1,8) raggiungendo un traguardo analogo (+10,7 per mille). La mappa del Centro Italia, infine, e’ caratterizzata dal contrasto tra alcune aree della Toscana notevolmente piu’ attrattive delle altre province che invece sono generalmente in perdita: Pisa (+9,7), Massa-Carrara (+8,7), Pistoia e Firenze
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Strano.....il Sindaco dice sempre che la cittá è “al passo” con il resto del paese.......
Ci sarà un errore !