“Palermo chiama Italia…. l’Hodierna risponde!”

MUSSOMELI – Per il quinto anno consecutivo l’I.I.S. “G.B. Hodierna” ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Fondazione Falcone e dal MIUR “#PalermoChiamaItalia e l’Italia risponde” che ha coinvolto circa settantamila studenti e studentesse di tutta Italia.
Per il ventiseiesimo anniversario della strage di Capaci la manifestazione si è aperta con l’arrivo al porto di Palermo della Nave della legalità con a bordo oltre mille studenti nonché il ministro dell’Istruzione, Valeria Fedeli, il procuratore nazionale Antimafia, Federico Cafiero de Raho, partiti dal porto di Civitavecchia dopo il saluto del Capo dello Stato Sergio Mattarella.
Momento di riflessione nazionale nel nome dei giudici Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e Paolo Borsellino e degli otto agenti delle loro scorte: Walter Eddie Cosina, Vito Schifani, Claudio Traina, Antonio Montinaro, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Rocco Dicillo ed Agostino Catalano.
“La memoria e la trasmissione dei valori di legalità alle nuove generazioni sono uno strumento per sconfiggere la criminalità organizzata” ha affermato la sorella di Giovanni Falcone, Maria.
Quest’anno oltre alla consueta partecipazione alla marcia della legalità, la scuola è stata presente alla manifestazione ufficiale presso l’Aula Bunker annessa al carcere dell’Ucciardone di Palermo, simbolo del maxiprocesso, con una rappresentanza di alunni, con la “storica” referente per la legalità, prof.ssa Marilena Felce, e con la Dirigente Scolastica, prof.ssa Carmen Campo la quale ha rilevato come sia emozionante rivivere le pagine di una storia così dolorosa che ha segnato la giovinezza della propria generazione. La stessa ha evidenziato come sia stato entusiasmante condurre i ragazzi a scoprire che la storia non è solo scritta sui libri ma è tremendamente reale ed ha lasciato segni nei familiari delle vittime degli uomini delle istituzioni che si sono visti oggi sfilare aggiungendo “Una pacca sulla spalla ed un sorriso della signora Maria Falcone, un breve scambio di battute con il sindaco di Palermo, il mio professore di diritto Pubblico Regionale, le mie piccole emozioni di oggi e, nella commozione del ricordo, il mio modo di esserci con la scuola che mi onoro di dirigere”.

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