Il gentiluomo delle Istituzioni: oggi i funerali di Nino Italico Amico

Un gentiluomo d’altri tempi, Nino Italico Amico, che ho conosciuto sui banchi del Consiglio Comunale e ho imparato ad apprezzare per la sua capacità di dialogare entrando nel merito, senza pregiudizi di parte ma con grande rigore intellettuale e politico, e con uno stile impareggiabile che ne faceva un protagonista anomalo, imparagonabile alle approssimazioni grossolane di tanti altri, su quegli stessi banchi.

Fedele alle sue idee, di autonomismo sicilianista innanzitutto, con un background storico-culturale che arrivava al filone progressista del separatismo di Antonio Canepa, nel dopoguerra, e sensibile come pochi alle scelte culturali che valorizzavano le risorse della città e del suo territorio, su cui vigilava con attenzione e competenza.

Lui che intellettuale lo era sul serio, custode di una cultura umanistica che andava ben oltre la sua vasta preparazione giuridica di notaio, e che si era cimentato con la letteratura con esiti di grande interesse e critiche lusinghiere che non esibiva mai, understatement come nel suo stile.

Antiretorico e pungente, anche se la sua oratoria era spesso definita “gladiatoria” per la forza delle argomentazioni e l’energia con cui le comunicava, sempre con nettezza, senza se e senza ma. Come alleato era una risorsa di competenza preziosa, come oppositore un modello di lealtà istituzionale ed umana, capace di contribuire al governo della sua città anche con il suo ascolto della società fuori dal Palazzo, i cui problemi sapeva portare all’attenzione di tutti, senza farsene scudo per chiedere qualcosa per sé, come invece facevano in tanti.

Un cavaliere solitario, controcorrente e profondamente autentico anche nella memoria di tanta storia cittadina che aveva attraversato. Aveva capovolto polemicamente lo stereotipo di Caltanissetta “piccola Atene” degli anni ’50, svelando tutti i limiti elitari di “quel circolo di intellettuali che si riuniva in libreria – come sostenne una volta in Consiglio Comunale – e mentre i minatori morivano di fame sottoterra discettavano del distico elegiaco per interi pomeriggi”.

Sarebbe giusto mantenere il ricordo di personalità come la sua nella nostra città: hanno costruito la dignità delle istituzioni e onorato l’azione politica con impegno quotidiano e tenace, con disinteresse assoluto, con il coraggio della coerenza, che non è mai comoda, ma rimane l’unico nutrimento della libertà.

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  • Un greve silenzio accompagna al regno dei morti un altro illustre nisseno, amato ma evidentemente anche invidiato da molti che non gli hanno mai perdonato di essere, come amava definirsi, "un uomo libero" !

    Perchè gli uomini liberi mentre sono in vita suggestionano, emozionano e trascinano donne ed uomini coraggiosi, mentre contemporaneamente disorientano e atterriscono donne ed uomini pavidi che poi, dopo la loro morte, forse con l'oblio tentano di placare il sentimento di inferiorità che forse hanno provato confrontandosi con queste persone rare.

    Perchè tale è stato Nino Italico Amico, da quando la sua famiglia tornò a Caltanissetta fuggendo fortunosamente dalle terre non più italiane dell'Istria portando con sè niente altro che gli abiti che aveva addosso e una sovrumana voglia di non arrendersi e di ricominciare.

    E così con fatica, impegno e merito personale, senza "aiuti" e anzi superando preconcetti e invidie politiche, riusci a ricostruirsi una vita contando unicamente sulle proprie capacità e sorretto dai propri ideali.
    Ideali che in un primo tempo coincisero con quelli della austera destra di allora ma che non gli impedirono di sostenere la grande battaglia socialista e radicale per il divorzio, sognando sempre come riuscire a risvegliare una città che sembrava senza prospettive.

    Ecco allora che fa nascere "Telenissa", la seconda TV libera dopo Telebiella, cablando alcuni palazzi intorno a via Carnevale a Caltanissetta, poichè le leggi ancora non permettevano la libera diffusione via etere.
    L'emittente però, nonostante l'impegno di tutte le sue risorse economiche e il sostegno lavorativo di un pugno di "folli", non riesce a sopravvivere in una zona povera di attività produttive che la alimentino con la loro pubblicità, e allora lascia il suo lavoro di insegnante per intraprendere quello di notaio, prima a Taormina e poi a San Cataldo, senza mai ostentazioni e sempre con una visione "alta" del ruolo della cultura e della politica.

    Fonda così "I Liberi di Sicilia", un nuovo partito sicilianista che vuole unificare i tanti piccoli movimenti simili e impugnare lo Statuto della Regione Siciliana, fino ad allora e tutt'ora tradito e negletto.
    Si candida a Sindaco di Caltanissetta, ben sapendo di essere soccombente, e viene eletto consigliere comunale a ... furor di popolo, portando in quel consesso il suo contributo sempre alto, positivo, nobile, sempre e solo in difesa degli interessi e dei diritti dei cittadini e dei siciliani.

    La sua salute non gli consentirà di raggiungere impegni maggiori ma continuerà ad essere tra i più vivaci uomini di cultura del nostro tempo, scrivendo articoli, poesie, romanzi e coltivando fino alla fine il gusto del bello e soprattutto dell'onestà e della libertà.

    E così io, che indegnamente ho avuto il privilegio di essere tra i suoi amici, voglio continuare a ricordarlo: un uomo libero e onesto, un esempio per le generazioni future

  • Persona raffinata, colta, generosa, dall’umorismo irresistibile e raffinato! Ideatore e cofondatore di Tele futura Nissa, la prima Tv via cavo di Caltanissetta, per chi non lo sapesse! Così lo ricordo e non lo dimenticheremo mai, ne io ne tutti quelli che abbiamo avuto l’onore di apprezzare la sua personalità eclettica e la sua profonda umanità! Ciao Nino

  • Ho conosciuto personalmente il Notaio Nino Italico Amico e ne ho apprezzato le grandi doti umane e professionali.
    Non conoscevo il suo giudizio sul "cenacolo",della libreria-editore Sciascia e non mi ha sorpreso la sua valutazione non esaltante considerato che ne facevano parte personaggi di un determinato schieramento politico-culturale.
    Sincere condoglianze a familiari e parenti del Notaio Amico.

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