Partendo dall’equazione bullismo – mafia, per poi commentare i recenti gravissimi episodi verificatisi in alcuni istituti d’istruzione della Toscana e della Puglia e sfociati nella commissione anche di reati, sono state illustrate le diverse forme di prevaricazione più frequenti tra gli adolescenti quali le provocazioni e le prese in giro ripetute, le offese, gli scherzi, le percosse, i furti e il cyberbullismo. Il tenente colonnello Restuccia ha quindi chiarito e specificato i diversi ruoli dei protagonisti presenti nell’ambito dell’inquietante fenomeno del bullismo ossia il bullo, il sostenitore del bullo, l’aiutante del bullo, la vittima, il difensore della vittima e la maggioranza silenziosa, facendo un aderente parallelismo con quelli presenti nel fenomeno mafioso.
L’attenzione dei ragazzi è stata catturata anche da un video sul fenomeno contenente testimonianze dirette di alcuni adolescenti, che hanno illustrato – dal loro punto di vista – i rischi che si corrono affacciandosi inconsapevolmente al web.
Gli studenti sono stati infine sensibilizzati affinché, in presenza di episodi di bullismo o cyberbullismo, riferiscano ciò che accade agli insegnanti, ai genitori, alle associazioni nate proprio per fronteggiare il fenomeno o alle forze dell’ordine, evitando soprattutto di isolare le vittime, il tutto al fine anche di scongiurare gravi ed irreparabili conseguenze.