“La proposta di Sgarbi di portare la Venere di Morgantina a Roma perché, a suo dire, in Sicilia non la visita nessuno è una follia che non sta né in cielo né in terra. Il compito di Sgarbi è quello di portare visitatori in Sicilia, non di depauperarla. Se non è in grado di farlo, vada via. Sgarbi non faccia campagna elettorale con i nostri beni culturali”. A dirlo è la deputata regionale ennese del Movimento 5 Stelle, Elena Pagana, cui fanno eco anche i componenti della V commissione all’Ars, Giovanni Di Caro, Nuccio Di Paola, Roberta Schillaci e Giampiero Trizzino.
“Nella ormai ex provincia di Enna, tra strade inesistenti e viabilità pari a zero – spiega la deputata – c’è un patrimonio culturale e demo-etno-antropologico testimone della storia della nostra Isola: dalle città ellenizzate come Morgantina all’eredità romana di Centuripe e Piazza Armerina. L’assessore ha due possibilità: o pensare seriamente a una riforma del settore della gestione e valorizzazione dei beni culturali dell’Isola in un’ottica di promozione e crescita per il territorio e la Sicilia intera oppure trasferire l’intera regione presso i siti in cui la promozione dei beni culturali funziona”. “Già dal 2011 – rilancia la deputata Roberta Schillaci – l’allora sindaco di Salemi Vittorio Sgarbi aveva lanciato la proposta di un biglietto unico che portasse il turista alla Villa Romana di Piazza Armerina, Aidone e Morgantina. Biglietto unico che lo stesso Sgarbi ha rilanciato di recente, salvo poi cambiare idea nel voler trasferire la Venere a Roma e senza aver approntato ancora un minimo di idea su come rilanciare l’intera area archeologica”.
Repubblica.it
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Ecco il nuovo "Napoleone" conosciuto nella storia come il depredatore. Ci auguriamo che l'assessore, uomo di grande cultura, ritorni sui suoi passi e valorizzi l'arte e la storia della Sicilia nei luoghi d'origine, si tolga dalla testa l'idea di fare di Palazzo Braschi un louvre Italiano. E' sempre valida la battuta del romano che rivolgendosi a Napoleone, di fronte alla cupola di San Pietro, disse: "maestà nun si svita", anche la Venere non si svita.