Droga: quattro gruppi di pusher nel Ragusano, 18 arresti

RAGUSA  – Quattro gruppi di spacciatori di droga sono stati colpiti stamattina dall’operazione “Flipper” dei carabinieri del Comando Provinciale di Ragusa che hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di 18 indagati, emessa dal Gip della citta’ su richiesta della Procura della Repubblica. Effettuate anche decine di perquisizioni. I provvedimenti restrittivi sono il risultato di un’indagine che ha riguardato quattro diversi gruppi di pusher, formati da ragusani, albanesi e tunisini e che spaccio marijuana, hashish e cocaina tra Ragusa, Santa Croce Camerina e Comiso. Numerosi arresti e sequestri di droga erano stati gia’ effettuati nel corso delle indagini.

L’operazione, denominata “Flipper”, trae origine dagli arresti in flagranza di reato compiuti nelle varie fasi delle indagini nelle vie del centro citta’ di alcuni spacciatori di origine albanese, e di pregiudicati ragusani. “Flipper” perche’ i carabinieri ‘rimbalzavano’ spasmodicamente da un capo all’altro della citta’ di Ragusa e poi a Comiso e Santa Croce Camerina, per riscontrare le numerose cessioni di stupefacenti.
Partendo da questa azione di repressione dei militari del Nucleo Operativo della Compagnia di Ragusa, ma anche dalle richieste di aiuto dei genitori preoccupati dall’incremento dello smercio degli stupefacenti nelle villette e piazzette pubbliche della parte alta di Ragusa, e’ scattata l’indagine, che ha consentito di accertare numerosi episodi di spaccio, come quelli all’interno della villetta di via Zancle, localizzando dei veri e propri “laboratori di spaccio”, realizzati in cantine e garage, ove veniva custodita la merce e dove spesso si realizzavano gli scambi. A Ragusa cruciale il ruolo dei pregiudicati, Daniele Vasquez e Enrico Scenna (quest’ultimo fiancheggiato dal figlio Vincenzo, “Vincenzo U’ Palermitanu”), tutti arrestati poiche’ trovati in possesso di rilevanti quantitativi di cocaina e marijuana pronte per essere immesse sul mercato. Il primo, durante un controllo,ha investito un militare con la moto su cui viaggiava.
Si e’ stretto il cerchio anche sui una gang di giovanissimi spacciatori, tra i quali due fratelli italiani deferiti in stato di liberta’, ed i fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku, strettamente collegati ad Alessandro Avola, bloccati mentre tornavano da Catania con oltre mezzo chilogrammo di marijuana. Da da Ragusa a Comiso dove, attraverso i continui contatti con gli spacciatori ragusani, si e’ risaliti Ayman Sokmani, legato ad altri soggetti del posto che approvvigionavano di hashish e marijuana ragazzi giovanissimi anche in trasferta da Ragusa; tra i cpmplici Francesco Cilenti e il romeno Marian Lucian Codreanu che vendevano stupefacenti anche ad adolescenti.

La fascia costiera, invece, era appannaggio di Mario Dinicola, che smerciava hashish e cocaina, di cui approvvigionava anche i magrebini Fathi Grami e Ouadhah Hassen, oltre a italiani arrestati in flagranza di reato, deferiti in stato di liberta’ o segnalati come assuntori. Il commercio fruttava oltre 2.500 euro settimanali. Dinicola si riforniva dal mazzaronese Vito Lo Magno, in grado di smuovere cospicui quantitativi di hashish (anche superiori ai 3-4 chili), intessendo trattative con trafficanti del quartiere Brancaccio di Palermo, dal quale derivavano le principali forniture di stupefacenti. A Scoglitti, invece, e’ stato arrestato Carmelo Leone, trovato in possesso di circa 100 grammi di hashish e marijuana e, infine, a Mazzarrone sono stati trovati, all’interno dell’abitazione di Lo Magno ulteriori 1,3 chili di hashish.
In definitiva le indagini hanno consentito di portare alla luce l’esistenza di diverse bande agguerrite: uno operante nella zona alta di Ragusa, attorno alla via Pio La Torre, facente capo ai fratelli Andrea e Mirko Ferrera, ai quali si riferivano i fratelli Elvis e Alandro Maloku, Alessandro Avola, Enrico e Vicenzo Scenna e Daniele Vasquez; quello attivo nella zona del centro storico e riconducibile ai fratelli albanesi Elvis e Alandro Maloku e ad Avola, cui si riferivano soggetti come Alessio Garozzo; un altro legato a Ayman Sokmani, di cui facevano parte Francesco Cilenti e Marian Lucian Condreanu, operante sul versante comisano; e
quello attivo a Santa Croce Camerina, al cui vertice vi erano Mario Dinicola e Carmelo Leone, ai quali si indirizzavano Fathi Grami, Ouadhah Hassen, Vito Lo Magno e Giovanni Zisa. Trentadue le misure, di cui 18 di custodia cautelare; 5 le persone denunciate a piede libero, 38 quelle segnalate come assuntori di droga. individui. Sequestrati oltre 4 chili di stupefacenti.

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