Agli “Angeli” l’allarme era scattato due settimane fa quando sono cominciate ad arrivare le segnalazioni di utenti di ritorno dalla visite effettuate poco prima a parenti seppelliti in quelle sezioni. Il forte vento aveva avuto un ruolo non secondario nei crolli. L’immediato sopralluogo aveva a fatto scattare il provvedimento di interdizione inizialmente per cinquecento tombe, poi per altre cinquecento tutte realizzate quaranta anni orsono. (di Stefano Gallo, fonte gds.it)