Appello alle forze dell’ordine di un pendolare: “Ogni giorno tra Caltanissetta ed Enna, aumobilista su Hyundai crea pericolo”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Da anni percorro quotidianamente la stada provinciale che collega Caltanissetta ad Enna per motivi di lavoro, essendo impiegato presso una azienda ennese che si occupa di agroalimentare. La questione che vorrei far mettere in luce riguarda uno dei tanti “guidatori spericolati” che percorrono con me questo tratto stradale. Da tempo ormai capita spesso di scontrare un ragazzo su una Hyundai nera. Nonostante si tratti come me di un possibile pendolare data la frequenza e l’orario ai quali ci si incontra/scontra, mi sembra assurdo vedere la spericolatezza con la quale si avventa nei sorpassi e la velocità alla quale percorre il tratto in questione, mentre utilizza anche il cellulare senza vedere nemmeno davanti le macchine che sopraggiungono. Il mio sfogo vuole essere allo stesso tempo una forma di denuncia sociale per richiedere un maggiore controllo che ormai da mesi è assente e non una antipatia personale su un soggetto a me non conosciuto. La condotta di guida nella mia opinione è il frutto di una eccessiva sicurezza circa la mancanza di un qualunque autovelox, passaggio di pattuglie delle forze armate e forme di carenza circa l’educazione civile. In tale ottica la mia speranza è quella di raccogliere lo sfogo di chi come me avendo famiglia a carico rischia quotidianamente la vita per recarsi sul proprio posto di lavoro per colpa di pochi o di qualche soggetto. Spero vivamente che tale riflessione condivisa da tanti possa essere da stimolo a chi come questo “spericolato”  non rispetta minimamente le norme del codice della strada smuovendo la coscienza per sviluppare la mente verso il rischio arrecato agli altri. Spero che molti leggeranno e decidano di segnalare come già ho fatto più volte la problematica alle forze armate.

Grazie. V.G.

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  • Francamente viaggiando anch'io quotidianamente lungo questa strada statale non riesco a capire tutto questo allarmismo e terrorismo che si tenta costantemente di creare. Occorrerebbe maggiore buon senso prima di richiedere interventi repressivi di "ipotetici" comportamenti, mettendoci la faccia in prima persona.
    Guglielmo D.

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