Un trend in linea con quello siciliano. I numeri, in questo caso, si riferiscono al 2016, ultimo aggiornamento del registro regionale. In quell’anno le nuove diagnosi di infezione da Hiv furono 274. Quasi il doppio di quelle di appena sei anni prima: nel 2010, infatti, i nuovi casi riscontrati erano stati 143 con una crescita praticamente costante anno dopo anno.
L’identikit di chi contrae l’Aids abbraccia tre grandi categorie: nel 40% dei casi si tratta di omosessuali maschi fra i 20 ed i 35 anni; un’altra fascia altrettanto ampia riguarda donne eterosessuali migranti, in questo caso l’eta’ si abbassa ai 18-25 anni. Il restante 20% dei contagi riguarda eterosessuali, uomini e donne in egual misura, che hanno un’eta’ fra i 40 ed i 60 anni.
“Non si muore piu’ di Aids – spiega Tullio Prestileo, dirigente medico di Malattie infettive dell’ospedale Civico di Palermo e fra degli organizzatori del congresso – perche’ le terapie sono efficacissime ma e’ evidente un abbassamento della guardia e una mancanza di consapevolezza dei fattori di rischio”.
Dati preoccupanti anche sulla sifilide. In questo caso le nuove diagnosi, nel 2017, sono state 44, contro le 31 del 2016, le 19 del 2015 e le 14 del 2014. In questo caso ad essere piu’ colpiti sono i giovani uomini, l’eta’ media e’ di 37 anni, e il rapporto maschi/femmine e’ di 8 a 1.