In ciascuna delle scuole aderenti al Progetto viene installato un “telescopio” fatto con i più moderni e avanzati rivelatori di particelle, da mettere in coincidenza tramite strumentazione GPS con i telescopi di altre scuole allo scopo di rivelare i muoni cosmici e gli sciami estesi prodotti dai raggi cosmici primari di più alta energia.
Ai ragazzi viene dato, inoltre, l’importantissimo compito della costruzione degli stessi rivelatori a partire da elementi di base, affinché si rendano conto di come si possa passare da materiali poveri a strumenti di altissima precisione. La costruzione dei rivelatori avviene nei laboratori del CERN di Ginevra, nei luoghi più esclusivi della ricerca più avanzata, che vengono resi a tale scopo accessibili ai ragazzi.
Recentemente è stata avviata una ulteriore fase di costruzione del Progetto EEE con l’obiettivo di aggiungere altri 20 telescopi in altrettanti Istituti Scolastici entro il 2018.
In quest’occasione gli alunni Emanuele Bongiovanni e Francesco Barone, accompagnati dal docente prof. Francesco Coccagna, oltre a partecipare con successo a più Masterclasses ed esercitazioni, hanno potuto cimentarsi nella misurazione di flussi di raggi cosmici utilizzando un particolare dispositivo (Cosmic Box) a diverse altitudini.
A questo scopo, insieme a studenti e insegnanti provenienti da tutta Italia, si sono recati anche a Segesta, con relativa visita guidata del tempio e a Castellammare del Golfo. Molto utile è stato il confronto con gli altri partecipanti, in particolare con i rappresentanti di due licei di Bologna e Rimini ,con i quali si è instaurata anche un’amicizia, dopo aver condiviso durante tutto l’evento i vari lavori, il tempo libero e soprattutto …la Cosmic Box!