Grande successo della Giornata FAI d’Autunno a Caltanissetta

Durante la campagna “Ricordiamoci di salvare l’Italia”, la campagna nazionale di raccolta fondi del Fondo Ambiente Italiano, che punta ad allargare la grande famiglia della Fondazione, la Delegazione FAI di Caltanissetta, composta da Alessandro Narbone, che la presiede, Elvira Cioffi, Rita Narbone, Fabiola Safonte, Vanda Muti, Sophia Pilar Di Buono, Daniele Vitale, Ermanno Pasqualino, è scesa in piazza con i suoi volontari per la Giornata FAI d’Autunno che si e’ svolta domenica 15 ottobre in cui i protagonisti del FAI hanno proposto un itinerario tematico da percorrere liberamente, coinvolgendo luoghi d’interesse storico e artistico, con visita aper scoprire e vivere scenari familiari ma poco conosciuti. Un appuntamento per “riconoscere” le proprie città attraverso percorsi originali e scoprirne luoghi del sapere.

In occasione dell’evento nazionale, nella città  di Caltanissetta, in via del tutto straordinaria e sotto la guida degli Apprendisti Ciceroni si è effettuata una passeggiata in Viale Regina Margherita e Viale delle Rimembranze.

La giornata d’Autunno e’ stata resa possibile dalla collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Caltanissetta e dal Sindaco Giovanni Ruvolo, dei Dirigenti Scolastici Santa Iacuzzo dell’Istituto Tecnico Commerciale Rapisardi, Vito Parisi, dirigente del Liceo Scientifico Alessandro Volta e Giuseppina Terranova dell’Istituto Sen. A. di Rocco e dei rispettivi docenti referenti Proff.sse Patrizia Randisi, Tina Dominici e Vanda Muti.

Il percorso, che ha interessato i visitatori che hanno avuto modo di conoscere episodi storici poco noti ai più, ha avuto inizio con la visita di Villa Amedeo e dei busti siti all’interno, tra gigantografie dell’epoca, allestite per l’occasione dalla Delegazione FAI nissena, che rappresentano alcuni monumenti, trasformati dal 600 ad oggi, tra i quali: il distretto di Viale Regina Margherita, il Convento dei Cappuccini, odierno ospedale Vittorio, la Casa del Mutilato, la Casa del Fascio oggi Ufficio Finanziario, testimonianza del periodo fascista a Caltanissetta nonché la costruzione del palazzo delle Province del palazzo Vescovile e del Monumento ai caduti.

La Villa  Amedeo si trova all’interno di un parco pubblico progettato nella prima metà dell’Ottocento da Gaetano Lo Piano, per volere di Francesco I, Re delle Due Sicilie. Il giardino nasce con l’intento di dare posti di lavoro a tutti i cittadini rimasti senza nulla dopo la rivolta del 1820 .Viene inaugurato  nel  1828 con il nome di Villa Isabella, per poi essere intitolato al Duca d’Aosta, Amedeo Di Savoia, alla sua morte nel 1890. Nella seconda metà del XIX secolo, la villa divenne, nel periodo estivo, luogo di svago e ritrovo per l’intera città. Originariamente vi si trovava anche un piccolo lago, ricco di flora e fauna tipiche, canne, ninfee e cigni. Al centro di essa si trova una fontana a forma circolare, progettata da Alfonso Barbera, detta “la fonte dei sospiri” con una scultura raffigurante Cupido, dello scultore palermitano Cervello. Alla fine del secolo scorso, il giardino, costituito oggi da vegetazione mediterranea e da arbusti esotici. venne adornato con sculture commemorative: il mezzo busto di Vittorio Emanuele II (opera del Tripisciano) e i busti di Rossini, Bellini, Mazzini, Foscolo e Garibaldi, opera dello scultore sancataldese Frattallone.

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