Per un momento ho pensato che l’edificio dove stavo dando lezione venisse giù. Il panico si é subito diffuso tra di noi ma per fortuna ci siamo fatti forza tra noi stessi. La paura più grande in quei momenti era sapere se i nostri familiari stavano bene. Poi sono arrivate le notizie. Incredibilmente, anche se a tratti stava funzionando il WhatsApp.
Sono arrivati subito i soccorsi.
Non dimenticherò mai quei momenti di terrore puro mentre la terra trema e allo stesso tempo il senso di responsabilità del nostro preside che subito nonostante la situazione é venuto a controllare che nei vari edifici del nostro istituto tutti stessimo bene.
Prego per gli alunni che sono morti ( nella nostra università sono morte due persone in un edificio a 50 metri dal mio). Prego per coloro che hanno perso tutto. Queste esperienze fanno capire il valore della vita e la fortuna di essere dei sopravvissuti.
Ho capito sulla mia pelle che bisogna mantenere la calma cosa che non sono riuscito a fare totalmente. Ho capito che in un attimo tutto può cambiare. Ho capito che nonostante viviamo una situazione difficile come paese il Messico è una grande nazione con una solidarietà immensa.
Vi ringrazio uno/a ad uno/a per i messaggi, chiamate che avete fatto e per averci fatto sentire la vostra presenza e solidarietà nonostante la lontananza. Un abbraccio grande!”