Leandro Janni, risposta alla replica del dottor De Cristoforo: “Absit iniuria verbis”

CALTANISSETTA – RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO. Reagisce male, il dott. De Cristoforo (giornalista nisseno di un noto quotidiano siciliano), all’analisi fenomenologica e prossemica, alle legittime considerazioni espresse dallo scrivente, in occasione dell’assemblea cittadina che ha avuto luogo lo scorso 29 giugno nell’atrio di Palazzo del Carmine. A Caltanissetta. Assemblea, incontro pubblico per nulla informale: tutto era infatti perfettamente definito, ordinato e previsto. A cominciare dalle domande dei cittadini che non venivano rivolte direttamente al sindaco Ruvolo e alla sua giunta ma scritte, lette ed eventualmente rese pubbliche. Assemblea nella quale una chiara “linea di confine” divideva amministratori e dirigenti comunali dai cittadini presenti. Posti a sedere, comunque, ce n’erano, anche perché la partecipazione non è stata certo alta. Ma chi scrive era presente. Dalla parte dei cittadini, ovviamente. In mezzo ai cittadini (vedi foto).

Reagisce male – si diceva – il dott. De Cristoforo nella sua replica, perdendo il consueto aplomb, usando un linguaggio poco elegante. Improprio. Ma, possiamo capirlo: i giornali oggi non sono più quelli di una volta. Quelli insomma che riuscivano a gestire, controllare piuttosto bene i fatti e le opinioni. No, quel mondo è finito. Finito per sempre. E se un sindaco non è all’altezza della situazione, se un sindaco commette errori e dimostra incoerenza e incapacità politica e amministrativa, non potranno certo proteggerlo, sostenerlo gli editoriali cartacei, sempre meno letti, di un vecchio quotidiano. Absit iniuria verbis – ovviamente.     

Leandro Janni

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  • Hai detto bene! Lo sanno pure le pietre di questo tutoraggio! Peccato che nessuno sino ad ora ne abbia parlato, eccetto te! Può darsi che il tutor si stia facendo più presente e quindi si è pure manifestato fisicamente, invece prima aleggiava soltanto! Forse è il momento di uscire all'esterno, di porre i confini e mostrare agli altri chi è il tutor, ma non si deve osare dire, e chi è il discepolo!

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