Nel Solco dello Spirito : Partenza e arrivo unico posto!

PARTENZA E ARRIVO UNICO POSTO !
l’espressione richiama , in qualche modo, quella del Concilio che dice dell’Eucaristia : “ è Fons et Culmen “. Il significato è molto più ricco e profondo. Indica, infatti, non una “dimensione” geografica ( si parte da un posto e si arriva allo stesso posto ) ma teologica o spirituale e soprannaturale. E allora “tutto parte” , nel senso che ha origine, dalla Eucaristia e “tutto riporta” alla Eucaristia. ( come impegno, come valutazione di importanza, come meta di tutta la vita cristiana , della vita e attività della chiesa . Quindi l’Eucaristia è “fons” , scaturigine , fonte essenziale, la sorgente, per la fede e il ministero pastorale della Chiesa. Noi oggi celebriamo,
“ tutto questo” con la festa del Corpus Domini, del Corpo e Sangue del Signore, presente realmente nel mistero della Eucaristia. In modo semplice diciamo: l’Eucaristia è la Messa. Ma l’espressione bisogna intenderla nel suo ampio significato. Dovremmo renderci conto che celebrando la S. Messa, partecipando alla messa, facciamo la più esaltante esperienza della nostra vita. Riflettendo, brevemente, sul Mistero della Eucaristia ci poniamo di fronte a due “aspetti”. L’Eucaristia di Gesù e la nostra Eucaristia . Come la intendeva Gesù e come la “trattiamo noi”. Gesù, prima di “istituirla” ( sembra banale dire “prima di inventarla”, ma è la più sapiente e gloriosa “invenzione” di amore ) ha dichiarato : “ ho desiderato ardentemente questa cena, perché in questa occasione si compirà il miracolo-mistero: prendete … questo è il mio corpo….. e il mio sangue”. Egli si trasferiva nel pane e nel vino, simbolo della vita, del sostentamento, e tale Egli vuole esser: “ il sostentamento” nella dimensione dello spirito . Poi dirà: chi non mangia …. chi non beve,… non avrà la vita eterna. L’ha voluta come simbolo di unione e di fraternità. Questi i frutti che Gesù di attende . Ma la “nostra Eucaristia” a che cosa si riduce ? Senza volere assumere atteggiamento di condanna o di esagerate critiche … nostrane, mal digerite, possiamo sommessamente dire che non avvertiamo l’importante richiamo al senso di “comunione-vincolo”, limitandoci ad un senso intimistico di intendere l’Eucaristia. Se opportunamente”abilitati” a ricevere il corpo di Cristo, nel cuore e nella mente, dovremmo avvertire le vibrazioni dell’amore di Cristo, che ci apre ad una visione nuova della vita, e ci dà la inebriante certezza che è il pegno, la garanzia della vita eterna. Un altro aspetto della “nostra Eucaristia” è la mancanza di rispetto devoto, della sua presenza , della inadeguata preparazione a riceverla: la preghiera, la confessione, atteggiamento raccolto, piena consapevolezza della “ sacralità” del momento in cui ci disponiamo ad essere il tabernacolo vivente,… del Dio Vivente. Non rifiutiamo l’invito a rivedere il nostro comportamento nei riguardi della Eucaristia.

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