Mafia: Dia confisca beni per 1,3 milioni a imprenditore di Augusta vicino a cosca Cappello

Il decreto di confisca e’ stato emesso dal Tribunale di Siracusa.

CATANIA – Beni del valore complessivo di oltre un milione 300.000 euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia di Catania, su proposta del Direttore della Dia, Nunzio Antonio Ferla, ad un imprenditore di Augusta (SR) operante nel settore del movimento terra e del trasporto merci conto terzi. Il decreto di confisca e’ stato emesso dal Tribunale di Siracusa. Il destinatario della misura era stato arrestato nell’ambito dell’operazione “Prato Verde” per associazione per delinquere di stampo mafioso. Farebbe parte della cosca mafiosa “Cappello” ed in particolare del gruppo del “Carateddu”, diretto da Orazio Privitera e Sebastiano Lo Giudice.
 L’imprenditore Francesco Pasqua, 58enne di Augusta, arrestato nel febbraio 2014 dalla Dia di Catania, nell’ambito dell’operazione “Prato Verde” e’ accusato anche di avere favorito la latitanza del boss Orazio Privitera, latitante dall’ottobre 2009 al gennaio 2010, poiche’ sfuggito al fermo emesso a suo carico nell’ambito dell’operazione di polizia “Revenge”. Nel corso delle indagini condotte sul ricercato, e’ emersa la figura di Pasqua per aver fornito supporto logistico al fine di sfuggire alla cattura. Secondo quanto rilevato dal Tribunale di Siracusa l’appartenenza di Pasqua nell’associazione mafiosa risalirebbe al 2006-2007. Il provvedimento del Tribunale di Siracusa e’ stato emesso avvalendosi di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali. La ricostruzione del profilo criminale compiuta dalla Dia e affiancata alla rilevante sproporzione tra redditi dichiarati, l’attivita’ svolta e gli arricchimenti patrimoniali, e’ stata positivamente valutata dal Tribunale di Siracusa che ha disposto la confisca dei beni.
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