Caltanissetta, tentato furto in appartamento a San Luca: fermati cinque romeni sospetti

Il colpo è stato provato in via Tintoretto nel capoluogo nisseno: fermati cinque sospetti e denunciati per porto ingiustificato di strumenti atti all’offesa e uno di essi anche per resistenza a pubblico ufficiale.

CALTANISSETTA – Nella tarda serata di ieri alcuni residenti del quartiere San Luca sono stati testimoni di un tentativo di furto messo in atto da parte di un malvivente, notato mentre stava scendendo dal tubo pluviale di un palazzo in via Tintoretto, per poi darsi a precipitosa fuga a bordo di un’Opel Astra di colore nero, dove lo attendevano dei complici. Sul posto, dopo le segnalazioni pervenute alla sala operativa della Questura, è intervenuta una volante della Polizia di Stato che ha raccolto la descrizione del fuggiasco che, una volta sceso dal tubo, si è però coperto il viso con un giubbotto non permettendo ai testimoni di riconoscerlo. Diramata la nota di ricerca, diverse pattuglia della Polizia si sono messe alla ricerca dell’auto in fuga e, poco dopo, fuori città, in direzione Agrigento, i poliziotti hanno intercettato e fermato un’Opel Astra nera con a bordo cinque individui identificati per romeni, tra un’età compresa tra 26 e 29 anni, tutti con pregiudizi di polizia per reati quali: furto, danneggiamento, lesioni personali, minacce, possesso di armi, truffa, ricettazione e altro. I fermati si sono mostrati subito insofferenti al controllo di polizia e uno di essi è andato in escandescenza procurandosi atti di autolesionismo sbattendo la testa in maniera violenta contro i vetri dell’autovettura che sono andati in frantumi. La perquisizione del mezzo ha dato esito positivo, infatti, gli agenti hanno sequestrato un cacciavite di grandi dimensioni, guanti in lattice e una grossa torcia, materiale utilizzato in genere per commettere i furti. I sospetti sono stati accompagnati in Questura e, dopo gli adempimenti di rito, denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica per porto ingiustificato di strumenti atti all’offesa e uno di essi anche per resistenza a pubblico ufficiale. Dall’appartamento visitato dal ladro, ubicato al primo piano del palazzo di Via Tintoretto, non è stato asportato nulla. Sul posto si è recata la Polizia Scientifica alla ricerca di tracce utili all’identificazione dei malviventi.

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