Caltanissetta, teatro Margherita: Pietrangelo Buttafuoco diventa cuntista al fianco del cantastorie Mario Incudine

Con “Il dolore pazzo dell’amore”, un racconto in musica della Sicilia più bella tratto dall’omonimo romanzo del giornalista siciliano, si conclude la stagione del Teatro Regina Margherita impaginata da Moni Ovadia. Caltanissetta, Teatro Regina Margherita, giovedì 18 maggio ore 20.30

CALTANISSETTA – Sarà il racconto di due moderni poeti siciliani a concludere giovedì 18 maggio alle ore 20.30 la stagione 2016/2017 del Teatro Regina Margherita di Caltanissetta firmata da Moni Ovadia e organizzata dal Comune di Caltanissetta grazie al supporto di due prestigiosi sponsor: Crodino e Caltaqua.  “Non lo conoscevate, vero, quest’uso di succhiare un fiore di gelsomino e poi baciare? Non è altro che un gioco vano l’amore senza un giardino dove spartirsi, labbra su labbra, la rugiada”.  (Pietrangelo Buttafuoco)

Pietrangelo Buttafuoco e Mario Incudine saranno in scena a Caltanissetta in “Il dolore pazzo dell’amore”, spettacolo tratto dall’omonimo romanzo del giornalista, che propone la Sicilia più poetica, come a voler infrangere gli stereotipi legati all’immagine dell’Isola, sempre più spesso proposti dal cinema e dalle fiction tv.
Buttafuoco e Incudine (che firma la regia), accompagnati dal musicista Antonio Vasta (che firma le musiche con Incudine),  mettono in scena i canti di un unico “cunto” che è un tuffo nel passato dell’autore Buttafuoco, imbevuto innanzi tutto delle tradizioni della sua terra, la Sicilia, restituite con passione di antico cantastorie, per cristallizzare quelle storie, quei canti, e farne la rappresentazione di un mito sopravvissuto ai tempi bui del mondo.

“E’ il racconto della nostalgia – spiega Buttafuoco -. E la chiave siciliana è quella più affine all’universale perché attinge a poeti come Ibn Hamdis, poeta siciliano dell’anno mille che più di ogni altro ha cantato questa terra, e a Luigi Pirandello. Loro sono i due vertici poetici da cui sono partito, in mezzo c’è l’intimo di tutti noi”.
Ed ecco che leggende e personaggi emergono da quei luoghi e da quel tempo: le preghiere che portano doni e dolcetti; i diavoli, gli angeli, i re, le ninfe, le regine e i vescovi di una mille e una notte che prima di essere un libro è il teatro della vita popolare, in cui passato e presente si mescolano in un rabbioso andirivieni. E allora la storia si fa prossima: irrompe l’anno della sovversione, il terremoto del Belice e l’altro terremoto delle rivolte studentesche e operaie e degli anni 80, le storie parallele di mafiosi e di commissari di polizia, che lasciano il segno. Ma soprattutto c’è l’amore, e “all’amore bisogna credere, sempre. Anche quando ci fa pazzi di dolore”.
Anche quando l’amore è una lettera d’addio che distilla malinconia. Così prendono vita il musicante che suona per passione e sa perdersi nella pazzia e trasformare il dolore in musica; la signorina Lia, la zia che non ritiene alcun pretendente degno di lei e amministra la memoria di famiglia curando album di fotografie; lo zio Angelino, elegante cappellano militare che viaggia e frequenta il bel mondo e che, grazie all’amore per Dio, diventa l’uomo della gioia in una terra di lupi.
La narrazione di Buttafuoco si fonde e si alterna alle ballate di Incudine che intreccia una tessitura di note e parole che vanno dalla voce lontana dei carrettieri siciliani alle melodie delle serenate, fino ad arrivare alla Sicilia di oggi, con le sue nuove parole e con la sua nuova musica, sempre senza tempo. «Attraverso le parole di Buttafuoco proponiamo un affresco sulla bella Sicilia – dice Mario Incudine -. Lo spettacolo è un concertato in cui la parola si fonde con la musica e racconta tanti aspetti della sicilianità. Tanti canti di un unico grande cuntu, in cui Buttafuoco è il cuntista e io sono il cantastorie».

IL DOLORE PAZZO DELL’AMORE
Di e con Pietrangelo Buttafuoco
e con Mario Incudine e Antonio Vasta
Scene e Costumi di Luca Manuli
Regia Mario Incudine
Produzione Associazione Culturale l’Arpa

INFORMAZIONI CALTANISSETTA
Teatro Regina Margherita, via Vittorio Emanuele II
Biglietteria aperta da lunedì a venerdì ore 9-13, lunedì e giovedì anche ore 15-18. tel. 0934 547034 – 547599, 3203297367, 3668081037
Inizio spettacoli ore 20.30
Biglietti da 20 a 8 euro

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