Agromafia, Cisl: “In Sicilia volume d’affari tra 14 e 17 miliardi”

PALERMO – “La piaga che oggi particolarmente colpisce la Sicilia e il suo tessuto produttivo, si chiama agromafia: una forma di economia illegale che unisce criminalita’ mafiosa e produzioni agricole di qualita’ ma anche falsificazione di marchi e certificazioni di origine di prodotti agroalimentari, per un volume d’affari che si stima oscillante fra i 14 e i 17 miliardi di euro l’anno”. Lo dice il segretario generale della Cisl Sicilia, Mimmo Milazzo, nella relazione d’apertura del XII congresso regionale del sindacato, al San Paolo Palace Hotel di Palermo, dal titolo “Il lavoro, le persone, la comunita’ in cerca di futuro”. “Nell’Isola – sottolinea il segretario – sono diversi i siti nei quali uomini, donne e immigrati di tutte le eta’ vivono segregati di fatto e vittime di abusi e sfruttamento”. E nella logica dell’emancipazione dalla schiavitu’, e dello sviluppo produttivo, Milazzo rilancia l’idea di una “banca della terra che potrebbe far leva sull’assegnazione di terreni demaniali ai giovani che volessero creare imprese e promuovere lavoro”.
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