La nuova serie tv targata Netflix avrà come protagonista Anna: l’orfanella dai capelli rossi raccontata in una chiave decisamente ‘black’

La nuova serie canadese intitolata Chiamatemi Anna è disponibile su Netflix a partire dal 12 maggio e ripropone la celebre protagonista del romanzo di Lucy Maud Montgomery famosa in Italia anche per un cartone animato di grande successo.

In Italia conosciamo Anna non solo come la protagonista del noto romanzo, ma soprattutto per il cartone animato giapponese che ha fatto compagnia ad intere generazioni. L’Anna presentata dall’anime è una ragazzina spesso triste, ma chiacchierona e ricca di immaginazione, ben diversa dalla versione raccontata, invece, dalla serie tv.

L’Anna targata Netflix, interpretata magnificamente dalla giovane Amybeth McNulty, è una una bambina che cerca di superare un passato fatto di violenze ed abusi. “Preferisco immaginare che ricordare” dichiara la giovane in una delle prime scene della serie, una frase che racchiude la sofferenza di Anna che, resterà provata da questi tragici eventi, nel corso della serie infatti molti flash-back le faranno rivivere i molteplici maltrattamenti subiti in orfanotrofio e dalle diverse famiglie affidatarie. Una giovane orfana che non desidera altro che essere amata, in cerca di una famiglia che possa accoglierla facendola sentire per la prima volta veramente apprezzata.

Anna dimostra in molte occasioni una profonda sensibilità, una accattivante originalità nell’interpretare la vita, una consapevolezza di sé stessa e una disponibilità verso il prossimo non comuni ai bambini della sua età. E sono proprio queste qualità a renderla ‘strana’ agli occhi degli altri che la emarginano e la beffeggiano. 

La vita di Anna fortunatamente cambia quando viene affidata per errore agli anziani Marilla e Matthew Cuthbert, due fratelli che gestiscono una fattoria nell’Isola del Principe Edoardo in Canada. Con loro Anna scoprirà le gioie della vita e l’affetto incondizionato.

L’autrice della serie, Beckett, conosciuta per precedenti produzioni di successo quali Breaking Bad e Flesh and Bone, riesce con eccepibile maestria a svelare il personaggio in tutte le sue sfaccettature che difficilmente lasciano indifferenti il pubblico. Insomma ‘Chiamatemi Anna’ è un vero e proprio manuale di sopravvivenza.

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