Catania, malasanità: anestesia sbagliata, muore dopo 7 anni in coma

CATANIA – E’ morto a Catania l’architetto Giuseppe Marletta, 49 anni. Era in coma vegetativo dal primo giugno 2010 quando nell’ospedale Garibaldi-Nesima fu sottoposto a un’anestesia generale per la rimozione dei punti di sutura in metallo che gli erano stati applicati alla mascella dopo l’asportazione del frammento di una radice dentale. Lo rende noto il suo legale, l’avvocato Mario Brancato. I funerali saranno celebrati venerdi’ pomeriggio, nel Santuario della Madonna della Sciara di Mompilieri, a Mascalucia. “Purtroppo stamattina mio cognato Giuseppe se n’e’ andato dopo quasi 7 anni di agonia – ha scritto sul proprio profilo Facebook l’avvocata Desiree Sampognaro – e per quanto si possa avere la certezza che quantomeno adesso si trovi in un mondo migliore, privo di sofferenza, e’ comunque molto doloroso”. La vicenda e’ stata al centro di un’inchiesta giudiziaria: in primo grado, il 23 aprile del 2014, il giudice monocratico condanno’ per lesioni gravissime a sei mesi ciascuno, pena sospesa, l’infermiere Carlo Terrano e il medico anestesista Silvio Budello. La sentenza fu confermata dalla terza Corte d’appello, il 12 novembre del 2015. Il 23 novembre del 2016 la quarta sezione della Cassazione ha reso definitiva la condanna per l’infermiere Terrano e ha annullato, con rinvio, la sentenza per il dottore Budello. (In foto Giuseppe Marletta con la moglie Irene Sampognaro)

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