CALTANISSETTA – L’ultimo giorno, ore prima che riuscisse a sfuggire ai sospetti aguzzini, avrebbe tentato di contattare la madre al telefono. Qualche chiamata appena accennata, solo abbozzata, che dai tabulati telefonici risulta.
É emerso ieri al processo a cinque immigrati accusati di avere tenuto prigioniera una studentessa di San Cataldo per cinque giorni, abusando di lei, facendola prostituire e imbottendola pure di droga.