Sindaco Catania scrive al Presidente Mattarella, a nome anche del Vallone, sulla grave situazione del territorio: ”intervenga sugli organi di competenza”

MUSSOMELI – Una lettera datata 11 febbraio 2017, in tutta la sua complessa drammaticità, è stata inoltrata al Presidente della Repubblica On.le Sergio Mattarella, firmata dal primo cittadino Giuseppe Catania, interpretando anche il pensiero dei colleghi del circondario; lettera che trascriviamo integralmente :
Ill.mo Presidente, mi permetta di rivolgermi a Lei per condividere le preoccupazioni e l’angoscia che mi porto dentro e che sento di esternare, come primo cittadino di uno splendido comune qual è quello di Mussomeli, sapendo di essere interprete del pensiero, della rabbia dei miei concittadini che spesso non riescono a manifestare e che mettono a tacere, abbandonandosi all’atavica rassegnazione che è tipica di noi siciliani, e Lei presidente la conosce bene, avendo vissuto in questo nostro territorio da persona responsabile, vera e sincera che si è sempre spesa per il bene comune.
Il mancato impegno di chi è stato investito di potere e responsabilità ha creato, negli anni, non dei vuoti ma delle voragini, ha anche fatto sì che nel nostro territorio non si sia intervenuto sulla rete viaria, che adesso versa in condizioni di drammatica precarietà.
Frane, smottamenti rendono ormai impraticabili le nostre strade, la situazione si è ulteriormente aggravata con le recenti nevicate e piogge che hanno reso le nostre strade delle mulattiere. Questa situazione pone i nostri territori in condizione di estrema marginalità, privando i cittadini delle medesime opportunità di cui godono altri territori, ed in particolare le aree metropolitane.
Noi siamo costretti ad assistere all’esodo dei nostri giovani, che vanno via perché la classe dirigente di questa terra (o quella che autoreferenzialmente si è definita tale) non è stata capace di assicurargli nemmeno una buona viabilità, indispensabile per lo sviluppo economico e sociale. Anzi le attività produttive ed economiche esistenti a Mussomeli, così come quelle dei paesi del Vallone, chiudono e sono obbligate a chiudere perché si vedono costrette a competere con altre imprese ed altre aziende, partendo da un gap infrastrutturale che li pone in una condizione di assoluta fragilità e ciò non a causa loro. I servizi ed anche la stessa offerta turistica, che potrebbe rappresentare il volano della nostra economia, a causa di una viabilità inesistente, trovano estrema difficoltà ad affermarsi, nonostante vi siano capolavori di bellezza paesaggistica, artistica, quali chiese, palazzi e non ultimo il nostro bellissimo Castello Manfredonico. Nelle nostre strade non si viaggia in condizioni di sicurezza, ogni giorno si mette a rischio la vita di centinaia di pendolari che sono costretti a percorrerle, anche in situazioni di estrema pericolosità. Il crollo di queste strade mette a repentaglio perfino la stessa vita di partorienti e bambini, anche a causa della politica dei tagli alla sanità che ha causato la chiusura del punto nascita e della pediatria presenti da anni nell’ospedale di Mussomeli e che li vede costretti a spostarsi in città come Caltanissetta che, com’è successo in questi giorni a causa delle forti piogge, è una strada a grave rischio di percorribilità, invasa da fango, detriti portati giù da smottamenti e frane, ed in alcuni tratti prossima alla interruzione
Sono anni che aspettiamo che le strade provinciali, per noi fondamentali in considerazione del fatto che mettono in collegamento tutti i paesi viciniori con Mussomeli per usufruire dell’Ospedale esistente, delle nostre istituzioni scolastiche, delle nostre strutture militari (carabinieri, Guardia di Finanza, vigili del Fuoco), vengano quantomeno manutenute come si deve.

Illustre Presidente qui sono in discussione alcuni principi cardine della nostra costituzione: il diritto alla salute, il diritto allo studio il diritto alla sicurezza. La viabilità sovraccomunale (di competenza delle ex province) non riceve alcuna manutenzione ormai da tempo e non certo per responsabilità dei tecnici e degli operai della stessa ex provincia, ma a causa di una Politica miope, fatta di annunci che dice di voler tagliare i costi (quelli che servono per dare dignità ai nostri territori), salvo poi trovare in poche ore risorse per svariati miliardi di euro per salvare una parte del sistema bancario che ha agito negli anni senza alcun criterio. Siamo in attesa di interventi che erano urgenti già decenni fa, ma ancora nulla è stato fatto. La politica, quella che i nostri padri fondatori intendevano come tale, ha il compito di trovare soluzioni per le esigenze di coloro i quali ripongono la fiducia in chi dovrebbe amministrarli. Si parla solo di elezioni, di leggi elettorali. E mentre ci si preoccupa solo di questo, i Comuni dell’entroterra siciliano e nisseno in particolare, sul piano della viabilità, sono abbandonati, sono stati addirittura tagliati fuori dagli investimenti previsti dalla SNAI (Strategia Nazionale Aree Interne).
Illustre Presidente dobbiamo rassegnarci allo spopolamento totale di queste aree? Dobbiamo dire ai nostri ragazzi che in queste aree non vi è più alcuna speranza? Il nostro territorio non è solo un bacino elettorale da saccheggiare all’occorrenza.
Illustrissimo Presidente è per tutti questi motivi che La invito a visitare i nostri luoghi per rendersi conto, di persona, del disagio che i miei concittadini e tutti i cittadini del Vallone sono costretti a vivere e subire quotidianamente e mi permetto di chiederLe anche (e credo di interpretare il pensiero di tutti i miei colleghi del Vallone, con i quali giornalmente ci confrontiamo sulle problematiche da affrontare), illustrissimo Presidente, di intervenire sugli organi di competenza, affinché si possa, in tempi brevissimi, porre in essere tutte le azioni necessarie e non più procrastinabili alla realizzazione degli interventi sulle nostre strade al fine di riconoscere ai nostri cittadini i medesimi diritti e stesse opportunità che altri cittadini di altre aree hanno. Il Sindaco Giuseppe Sebastiano Catania”.

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