“Palle in piazza Garibaldi”, la lettera aperta di Totò Castronovo: “Non è il Teatro dell’assurdo ma poco ci manca”

Come tanti concittadini apprendo sui social che ieri si è consumato un sacrilegio, la dissacrazione di un luogo sacro nella totale impunità. Ma veniamo ai fatti. Un gruppo promiscuo di persone per razza, sesso e religione, non curanti del pubblico decoro giocavano a palla in pubblica piazza.

Per fortuna parte dei miei concittadini ha saputo reagire, armati di tastiera e mouse hanno manifestato la loro indignazione, hanno urlato la loro rabbia invocando pene severe per i trasgressori, rei di un danno d’immagine irreparabile che deve essere lavato con il sangue, cristiano o musulmano non importa purché di sangue si tratti!

E’ così, tra inneggiamenti a Mussolini e indignazione per il mancato pronto intervento di vigili urbani, polizia e perché no! anche dell’esercito in quello stesso spazio pubblico che l’Amministrazione Comunale è stata costretta a recintare per evitare che i miei concittadini – animati dalla loro incrollabile fede ed esemplare senso civico arrivassero a posteggiare la propria auto fin sopra l’altare – abbiamo avuto esempio dell’odio e dell’intolleranza che in questa città trabocca ormai da tutte le parti, proprio quell’odio che noi volevamo esorcizzare ed allontanare da quando il rappresentante locale del partito per il quale fino a ieri nisseni, siciliani e tutti i meridionali erano solo feccia da abbandonare al loro miserabile destino; oggi redarguendo dei giovani migranti anch’essi colpevoli di dare qualche calcio ad un pallone, veniva a detta sua insultato, aggredito, coperto di sputi e apostrofato quale fascista e Lega Nord. Questi migranti erano talmente ben informati delle vicende della politica locale da averlo immediatamente riconosciuto nonostante eletto da pochi giorni. Chapeau!!!

Senza alcun timore di essere smentito, posso tranquillamente affermare che il “fascista e Lega Nord” si è inventato tutto, e fa parte di quei politici che incapaci di formulare una proposta politica degna di nota sfrutta la paura nei confronti dei migranti per costruirsi un posto al sole e così la nostra città che porta un nome arabo, che ha avuto dominazioni normanne, da terra d’incontro diventa luogo ostile e dalle mille contraddizioni, dove chi millanta un reato mai commesso con la complicità di un’emittente locale, istigando all’odio razziale diventa nell’immaginario collettivo parte lesa e chi da qualche calcio ad un pallone sgonfio in pubblica piazza di fronte una chiesa chiusa, un dissacratore, un violento, un delinquente da punire in maniera esemplare. Non è il Teatro dell’assurdo ma poco ci manca, non me ne voglia Beckett.

Invito i miei cittadini a guardare ogni tanto al di fuori dei propri confini mentali e geografici, vedranno com’è normale vedere nelle piazze bambini e grandi giocare a palla, che non è il colore della pelle ad essere causa di delinquenza ma sono le ingiustizie sociali, l’emarginazione sociale, la povertà e la disperazione di chi ha poco o nulla difronte a chi ha troppo. Se in un paese come il nostro, i dieci più ricchi possiedono il 90% della ricchezza nazionale, davvero pensate che il problema sia chi possiede meno di voi? Chi scappa dal proprio paese abbandonando la propria terra e la propria famiglia in cerca di un futuro o anche solo della speranza di un futuro migliore? Voi che vi sentite oltraggiati, mi chiedo se ricordate e se avete compreso le parole del capo spirituale della vostra comunità, Papa Francesco, il quale afferma: “Ipocrita chi difende Cristo e caccia i rifugiati”, lor signori si chiedano se oltre ad essere dei buoni cattolici sono anche dei buoni cristiani ma lo facciano davanti uno specchio guadando se stessi negli occhi e con la mano sulla coscienza.

Voglio chiudere con un passo del filosofo Montaigne che nella Francia del ‘500 dilaniata dai conflitti religiosi, scriveva: “… le culture si sviluppano attraverso i circuiti dello scambio; l’isolamento le rende storicamente irrilevanti ed esposte al rischio del tramonto, della barbarie del <<paese selvaggio>> della solitudine”.

Totò Castronovo

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  • Una lettera aperta che è lo specchio della Caltanissetta di oggi, una città semplice...troppo semplice, che non sa guardare oltre il suo naso che ha un orizzonte cortissimo e che non riesce a valutare le cose nel suo complesso .
    Una città che, infatti, elegge questo sindaco perchè di più proprio non può esprimere.
    Se invece si provasse a riflettere sul serio , senza preconcetti o pregiudizi, liberi da condizionamenti culturali , forse si arriverebbe ad affrontare la questione profughi nel giusto modo.
    Cercherò, molto brevemente, di essere semplice, ma proprio semplicissimo nell'esprimere i termini della questione secondo me, nella speranza di essere compreso.
    Il tema non è il razzismo, l'ultima cosa che si può dire a Caltanissetta è proprio quella di essere razzisti. Il tema è quello del sovraffollamento; faccio un esempio proprio semplice: sarebbe come avere una macchina con 5 posti e fare salire a bordo 20 persone! Cosa succede? Succede che tutti i passeggeri stanno male, soffrono, sgomitano per mettersi più comodi, lottano per respirare, insomma un disagio. Spero che ora non calcoli lo spazio inteso come mq.! Lo spazio in una città è inteso nell'erogazione di servizi, nell'assistenza a chi ha bisogno, etc etc.
    Ecco è quello che il Sindaco ha causato in città. Ha deliberatamente fatto salire a bordo di una macchina già piena e malandata il triplo o il quadruplo delle persone che la macchina poteva ospitare oltre i suoi passeggeri comuni, alimentando cosi tensioni e disagi.
    Ed anche in questo senso strumentalizzare le parole del Santo Padre è davvero ridicolo. Il Papa non si rivolgeva certo a chi già accoglie, il Papa si rivolgeva certamente a chi non lo ha mai fatto!!!
    E del resto non può essere diversamente nell'ottica della condivisione. esempio ne è l'intervento della chiesa durante il freddo del mese scorso , quando ha messo a disposizione dei senza tetto delle auto nel perimetro del vaticano, lasciandole aperte per dare riparo a questi poveri senza un tetto. Ora la chiesa non ha certo posizionato 2.000 auto, quelle che sarebbero servite per tutti i senza tetto, ma ne ha posizionate una ventina, nella speranza che Comune, Regione, Provincia, Ministeri, persone come lei del "volemose Bene" , facessero altrettanto, ma ciò non è successo! La stessa cosa che accade nell'accoglienza dei profuchi e cioè che su 8.000 comuni italiani solo 2.000 accolgono, gli altri fanno gli gnorri.
    Ecco mi domando: perchè non va ad organizzare la sua partitella di pallavolo in giro in tutti questi 6.000 comuni?? questa sarebbe una bella iniziativa che restituirebbe dignità e valenza all'iniziativa che, invece , cosi come realizzata risulta quanto meno ridicola.
    Oppure , visto che secondo lei, immagino potrei anche sbagliare, la libera circolazione in europa significa la totale deregolamentazione del vivere civile, perchè non va ad organizzare una bella partita di calcio davanti ad una delle moschee italiane e come porta usi proprio la porta di ingresso della moschea? Sono sicuro che sarà un successo di integrazione. Vede indignarsi perchè viene presa a pallonate la porta di ingresso di una chiesa o di una moschea , non significa essere razzisti, sarebbe troppo semplice (!), ma significa avere rispetto per un luogo, per una cultura, per una tradizione; e rispetto per culture e tradizioni è, invece, integrazione e lo è ancora di più il rispetto delle culture e delle tradizioni sopratutto degli altri che ti ospitano. perchè se questo non accade, o meglio non facciamo si che accada, costruiamo una società basata sull'assenza delle regole e sull'assenza di identità e rispetto, e se un uomo non rispetta la sua identita, la sua tradizione, la sua cultura è un uomo che non rispetta se stesso.
    Capisco che sono diventato forse troppo complicato e mi fermo qua per non confondere nessuno, ma ci sarebbe molto, ma molto ancora da dire.
    Saluti!

    • ottimo , non si poteva esporre in termini migliori la questione sig. Marcello mi trova pienamente d'accordo con il suo pensiero e spero che questo pensiero alimenti altri Nisseni ad una cospicua soluzione , a quello che adesso è diventato una necessità cittadina, occorrono soluzioni e non polemiche per il bene di tutti nisseni extracomunitari o rifugiati che siano .

    • Non so se...se n'è accorto, ma già il centro storico è praticamente presidiato h24...cosa che non era mai successa prima, un motivo ci sarà?...e non credo sia per le partite di pallone.

  • Leggo con grande interesse l'intervento del Sig. Castronovo, chi di noi non ha giocato a pallone in piazza almeno una volta, chi di noi non si è fatto il pediluvio almeno una volta nella fontana, chi di noi non ha urinato davanti ad un simbolo sacro almeno una volta. Ma dai smettiamola di accusare le Risorse per quelli che sono i problemi della nostra città. Il pesce puzza dalla testa, se proprio dobbiamo essere frontiera, per il beneficio di pochi ed il fastidio di molti, direi la maggior parte, almeno si creino dei sistemi di controllo nelle aree a rischio, sopratutto in centro storico, affinche i cittadini vengano tutelati. Non mi interessa quanto avvenuto al Sig. Giammusso, il problema è serio e sono già avvenuti fatti gravi che non mi piace ricordare, se esiste un amministrazione che tale si possa definire intervenga affinche le aree cittadine a rischio vengano presidiate dalle forze dell'ordine giorno e sopratutto notte. Associazione Il Pungolo

  • Anche i discorsi seri vengono sbeffeggiati da commentatori da tastiera,ormai dilaga il piu' becero senso del disprezzo per un dialogo sereno e costruttivo,solo volgarita' e odio per chi espone concetti positivi.
    Anche il Pontefice viene fatto segno a insulti quando parla di solidarieta' e fratellanza.

    • Ma di quali discorsi seri sta parlando?...Se per serio lei intende far passare tramite un comunicato stampa, il concetto che in nome di fratellanza uguaglianza e tolleranza bisogna accettare supinamente atteggiamenti strafottenti e privi di qualsiasi rispetto per il vivere comune e civile e rispetto delle regole( ognuno non può fare quel che vuole in qualsiasi luogo pubblico, fossero extracomunitari, nisseni , austriaci o finlandesi ) ...e allora s!i siamo "beceri" commentatori...diversamente realisti osservatori.

  • Gentile sig. Filippo Amico, dorma sonni tranquilli non ho nessuna velleità politica, magari in futuro deciderò di fare lo sturacessi come dice Lei che, resta sempre un lavoro onesto e dignitoso per guadagnarsi da vivere. Cordiali saluti

  • Premessa che non so chi lei rappresenti. Se la città è ridotta in questo stato è anche colpa sua che con il suo sterile buonismo o remunerativo (a seconda dei casi!!!), permette che soggetti che squazzano nell'illegalita' si arricchiscano ogni giorno sulla pelle di poveri disgraziati che se aiutati nei loro paesi sfuggirebbero alla prostituzione, manovalanza per la criminalità organizzata ecc. Prima di scrivere certe cagate si guardi allo specchio....e faccia qualcosa di logico per la sua coscienza!!!!

  • ma questo castronovo che film ha fatto???? ormai su questo giornale scrive chiumque!
    Fa la morale a chi? cosa vuole? cosa vende? cosa rappresenta? un altro candidato sindaco? consigliere? sturacessi? chi è?

  • Caro Sig. CASTRONOVO, condivido ogni sua lettera scritta su questo argomento e mi auguro che i cittadini nisseni non si facciano prendere dal qualunquismo più becero , come manifestato da presunti politici. Questo tipo di politica bisogna escluderla in termini categorici. Grazie per avere scritto questo nota . Sono sicuro che rappresenta il pensiero di molti siciliani e in particolare modo dei nisseni.

    • Parli del suo di pensiero... e non si arroghi la facoltà di interpretare il pensiero dei nisseni.

  • Da questo "comunicato" si cerca di far passare un messaggio estremamente sbagliato e diseducativo...ovvero che chiunque può fare in qualsiasi luogo pubblico quello che vuole ivi compreso una partita di calcio se poi il tutto avviene di fronte a delle chiese...forse non avrà importanza per il Sig. Castronovo ma per molte persone decisamente si.

    • Propongo a tutti i nisseni di organizzare un torneo di calcetto tra le seguenti squadre: consiglieri comunali, vigili urbani, richiedenti asilo, arbitro Papa Francesco................
      Io non sono nisseno e ricordo bene che ai miei ormai lontani tempi, quando i VV.UU. vedevano giocare noi ragazzini per le stade ci bucavano il pallone. bei tempi! Ora è tutto concesso . Si stava meglio quando si stava peggio

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