“Ma io vi dico…! Siate figli del Padre vostro celeste!

La liturgia di questa domenica continua a leggere il discorso della montagna . Vi troviamo, oggi, quanto di più difficile c’è nel Vangelo. Gesù sta accettando il confronto con la legge antica, nel dettaglio, e considera la famosa legge del taglione che permetteva di rispondere al male ricevuto con un criterio di equità, cioè in modo proporzionato: “occhio per occhio, dente per dente “ . E per quanto ci possa sembrare strano, pur non essendo una legge di bontà e di perdono, almeno, poneva un certo limite al “ contraccambio “ ed evitava di fare ricorso alla “giustizia fai da te “ fuori di ogni regola. Gesù, con decisione, convinto che è necessario un cambio radicale di mentalità se si vuole entrare nella logica nuova, quella del Vangelo, dice : “E’ stato detto Ma io vi dico”. Ed ecco il paradosso che contrasta fortemente con il comune pensiero dell’uomo: E’ invito alla non resistenza, anche nel caso di violenza fisica – porgi l’altra guancia -, in caso di contesa in tribunale, dirimi la questione e cedi non solo la tunica ma anche il mantello ; accetta di fare un servizio, o un lavoro anche fastidioso pur di conservare la pace; sii disponibile a fare un prestito o un dono a chi te lo richiede. Non c’è dubbio che dinanzi a queste proposte si prova un evidente imbarazzo, e come il giovane che non si sente di accettare l’invito di Gesù a vendere tutto per seguirlo, ci verrebbe la voglia di allontanarci, perplessi e magari rattristati. Ma, è il pensiero di Gesù e non crediamo di avere l’ardire di contrastarlo. Eppure, possiamo dire, quasi celiando, che il peggio non è stato ancora detto: “ amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori”. A questo punto viene da dire : ma questo è proprio possibile ? Certo ! se si vuol vivere il Vangelo in modo concreto e genuino. Del resto Gesù, cosciente di quanto sia esigente il suo messaggio aggiunge : la strada nuova è questa; la giustizia maggiore di quella degli Scribi e Farisei è questa . L’unica motivazione che può convincerci ad accettare e praticare il suo insegnamento è :
“ Siate santi come Santo è il Padre vostro che è nei cieli”. Molte persone, non solo i santi, ma comuni, anche ai nostri giorni hanno saputo rendere attuali queste parole, perdonando gli uccisori dei propri cari, e anche pregando per loro. Ci chiediamo, forse, qual è il “farmaco” per avere tanta fortezza? La Parola di Dio che illumina, e la grazia che fortifica : La volontà decisa di essere fedeli e imitatori di Colui che ha testimoniato con la vita – in croce- “il suo messaggio”.

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