Migranti, Garante detenuti: in alcuni CIE condizioni non dignitose. Ispezioni anche a Caltanissetta

ROMA – Con la visita al Centro di identificazione ed espulsione di Torino e’ terminato il monitoraggio di tutti gli hotspot e Cie italiani della delegazione del Garante nazionale per i diritti delle persone detenute o private della liberta’ personale, guidata dal presidente Mauro Palma. Ne e’ emerso un quadro di “grande impegno e dedizione da parte delle forze di sicurezza, delle istituzioni locali e delle organizzazioni nazionali e internazionali”. Ma e’ risultata “evidente anche una differenza tra procedure e modalita’ di intervento”. “Non sempre – sottolinea il Garante – le esigenze di sicurezza sono risultate equilibrate con quelle dell’accoglienza, come nel caso di fotosegnalamenti effettuati con persone appena sbarcate, ancora senza scarpe, anche minorenni”. Appaiono “necessari, inoltre, urgenti interventi di carattere strutturale di alcuni Centri, le cui condizioni sono al di sotto degli standard di dignita’ e fruibilita’ sia per gli ospiti che per chi vi opera. Evidente inoltre la saturazione dei posti per i minori stranieri non accompagnati, che di conseguenza, paradossalmente, soggiornano negli hotspot per periodi anche lunghi”. Nel corso della visita, la delegazione ha incontrato la sindaca di Lampedusa, Giusi Nicolini, e la sindaca di Torino, Chiara Appendino, assieme all’assessore ai Diritti e alle Pari opportunita’ Marco Giusta. La delegazione ha avuto anche un confronto con Monica Cerutti, assessora della Regione Piemonte con delega ai Diritti civili e all’Immigrazione. La visita ha rappresentato anche l’occasione per “monitorare le condizioni delle camere di sicurezza delle questure di Trapani, Caltanissetta, Ragusa e Torino, della stazione dei Carabinieri di Pozzallo, dopo aver avuto colloqui in privato con persone recentemente arrestate e detenute nelle Case circondariali di Caltanissetta e Ragusa”. La visita sara’ oggetto di un Rapporto che confluira’, insieme agli altri, nella Prima relazione al Parlamento che il Garante nazionale presentera’ alla Camera dei deputati il 21 marzo prossimo.

 

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