Il tunisino accusato della strage di Berlino era stato al Cie di Caltanissetta

CALTANISSETTA –  Un violento, un personaggio che si è contraddistinto per i comportamenti tenuti ma che non ha mai mostrato percorsi di radicalizzazione in carcere. Così fonti investigative qualificate descrivono i 4 anni nelle prigioni italiane di Anis Amri, il tunisino ricercato dalle autorità tedesche perché sospettato di avere un ruolo nell’attentato al mercatino di Natale di Berlino. Amri, sempre secondo le fonti, ha scontato la pena a Palermo, nel carcere dell’Ucciardone dove, in diverse occasioni, avrebbe manifestato comportamenti violenti. Dopo esser uscito di prigione, il tunisino ha atteso il riconoscimento da parte delle autorità tunisine – senza il quale non poteva essere espulso – nel Cie di Caltannissetta. (Fonte Ansa)

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  • Dobbiamo ringraziare i nostri cari politici, che hanno permesso la realizzazione del CIE nella nostra città, diventando un luogo di passaggio di molti di questi personaggi che poi diventano dei terroristi pronti a colpire altre città.
    Basta al centro di accoglienza di Caltanissetta

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