Caltanissetta Protagonista: “Chiude stabilimento Wierer, 18 licenziamenti. Intervengano Sindaco e sindacati”

CALTANISSETTA – Comunicato stampa di Caltanissetta Protagonista che informa sulla chiusura dello stabilimento Wierer nel capoluogo nisseno e del contestuale licenziamento dei 18 dipendenti. Il movimento politico invita il sindaco Ruvolo ed i sindacati ad intervenire per tentare di scongiurare questa gravosa situazione i cui “danni economici e sociali si estendono inevitabilmente all’indotto per cui tale chiusura causerà gravissimi ripercussioni a decine e decine di famiglie“. Di seguito il contenuto integrale del comunicato.

Informiamo il Sig. Sindaco che fra qualche giorno lo stabilimento della Wierer di Caltanissetta chiuderà il reparto produzione e circa 18 dipendenti saranno licenziati. La fabbrica di tegole che rappresenta una delle aziende più antiche della zona industriale di Caltanissetta ha deciso di continuare a produrre i suoi manufatti in altro stabilimento, probabilmente in Calabria. I danni economici e sociali si estendono inevitabilmente all’indotto per cui tale chiusura causerà gravissimi ripercussioni a decine e decine di famiglie.

La chiusura della fabbrica della società altoatesina fu ventilata già sei anni addietro ma su preciso intervento del Sindaco Michele Campisi e dell’ass. Michele Giarratana, grazie alla mediazione dell’allora direttore di stabilimento Salvatore Limuti, l’allora direttore generale dell’azienda si convinse che potevano ancora sussistere le condizioni di mantenimento dell’unità produttiva.

Con la stessa determinazione di allora sarebbe opportuno che adesso quest’amministrazione intervenisse per scongiurare il rischio di chiusura dello stabilimento.

Sarebbe opportuno altresì che qualche sindacato si facesse vivo in modo tale da coordinare un’azione sinergica a garanzia dei lavoratori, che, esaurita la cassa integrazione, saranno certamente licenziati.

Siamo certi che il Sindaco, che evidentemente non conosce la realtà industriale di Caltanissetta, possa capire quali disagi e quali problemi vivono le aziende nissene della zona industriale, penalizzate dalla crisi economica, che la politica di rigore piegata alle logiche europee non ha assolutamente risolto e abbandonate al loro destino nella gestione ordinaria su un territorio ormai diventato terra di nessuno. Una volta capita la situazione si spera possa intervenire da par suo con azioni determinate come un sindaco autorevole dovrebbe attivare.

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  • Hanno fatto scappare realtà locali grosse,vedi cds a Sommatino e acqua e sapone a Pietraperzia senZa fare cenno.immagginiamo se intervengono ora.vergogna

  • Per altre aziende in passato, sempre della zona industriale, i sindacati erano disposti a tutto. Ora non gliene frega niente a nessuno.

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