Decesso di un parente: beni, conti correnti e pensione. Come regolarizzare con il fisco

Al momento del decesso dei nostri cari, occorre purtroppo a volte regolarizzare la loro posizione con gli enti pensionistici e con il Fisco.

La sospensione della pensione

In caso di decesso, il fatto viene comunicato all’anagrafe civile (dal medico che ne decreta la morte) che si occupa di inoltrare a sua volta la notizia sia agli Uffici dell’agenzia delle entrate sia a quelli dell’INPS.

Dal momento che il padre della Sig.ra Marina era un pensionato, sarebbe stata buona cosa, se non già fatto, comunicare anche alla banca il decesso, ciò perché in questo modo la banca può rifiutare le successive mensilità di pensione dopo il decesso, qualora l’INPS non ne avesse correttamente recepito il fatto.

La comunicazione da parte dell’INPS del pagamento delle somme sospese per l’anno del decesso

A seguito della comunicazione dell’avvenuto decesso l’INPS provvederà, se il defunto è titolare di reddito corrisposto dall’ente (pensione di vecchiaia, pensione di reversibilità ecc…) ad inviare agli eredi una comunicazione per la riscossione delle rate residue di addizionali regionali e comunali IRPEF dovute dal defunto sul reddito di pensione per l’anno precedente al decesso e che vengono “spalmate” solitamente nell’arco dell’anno solare successivo (in questo caso specifico gli eredi saranno chiamati a versare le residue rate dal momento del decesso fino a dicembre 2014 per le addizionali relative al 2013).

Pertanto se l’interessato muore in corso d’anno, l’INPS dovrà riscuotere le addizionali dovute per l’anno precedente a quello del decesso e rateizzate nella pensione dell’anno successivo.

Il versamento deve venire eseguito con F24 allegato solitamente alla comunicazione.

Ciò si rende necessario poiché se il pensionato è vivente, tali somme vengono naturalmente trattenute dall’importo della pensione, ma se il pensionato muore, le somme a titolo di pensione vengono bloccate e si rende necessario tale versamento da parte degli eredi.

La dichiarazione di successione

In presenza di beni da destinare all’eredità, gli eredi entro il termine di un anno dalla data del decesso dovranno presentare all’agenzia delle entrate competente la dichiarazione di successione la quale comprenderà i seguenti beni posseduti dal defunto:

a) Denari raccolti in conti correnti, depositi, titoli,

b) quote societarie ecc..

c) proprietà di terreni e fabbricati

Si ricorda che i beni di cui sopra possono anche essere cointestati con altre persone (coniuge, figli ecc..), nella dichiarazione di successione andranno indicate esclusivamente le quote di proprietà del defunto.

La dichiarazione di successione permette agli eredi di entrare in possesso, pro quota, delle quote che fino al giorno precedente al decesso erano di proprietà del defunto.

Un’importante modifica apportata dal DLgs 175/2014 è rappresentata dal fatto che viene innalzata la soglia di esonero dalla presentazione della dichiarazione di successione da cinquanta milioni di lire a 100.000 euro ciò in presenza di determinati requisiti.

I requisiti sono:

Asse ereditario (l’insieme delle lettere a), b) e c) di cui all’elencazione precedente) inferiore a 100.000 euro,
Devoluto al coniuge e a parenti in linea retta del defunto,
In assenza di beni immobili o diritti reali immobiliari nell’asse ereditario.

Se solo una di queste condizioni non è rispettata scatta l’obbligo di compilazione e presentazione della successione

Soggetti in grado di compilare una dichiarazione di successione

Gli eredi possono compilare e presentare in prima persona la dichiarazione di successione, la cui guida e modulistica sono disponibili presso il seguente link:

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Home/CosaDeviFare/Dichiarare/Dichiarazione+di+successione/SchedaInfo+DichSucc/

oppure possono rivolgersi a professionisti preposti a tale compito: notai, avvocati, commercialisti ecc.. O ancora rivolgersi ad associazioni di categoria o sindacati i quali hanno uffici preposti.

La dichiarazione dei redditi.

Entro il mese di giugno dell’anno successivo al decesso, un erede deve incaricarsi di presentare per conto del defunto la dichiarazione dei redditi relativa all’anno del decesso (la dichiarazione deve essere obbligatoriamente Unico PF, poiché non si rende possibile la compilazione di un eventuale 730, mancando il requisito principale, cioè il sostituto d’imposta che corrisponde la pensione). Basterà che l’erede si sostituisca al defunto nella compilazione e firmi egli stesso, in qualità di rappresentante del defunto, la dichiarazione.

Importante n. 1: i redditi del defunto sono separati da quelli dell’erede. Infatti, qualora quest’ultimo avesse anch’egli l’obbligo di presentare la dichiarazione, lo farà autonomamente per se stesso.

Nella pratica:

Per conto del defunto l’erede sottoscriverà la dichiarazione del defunto stesso
Compilerà come sempre la sua eventuale dichiarazione, la quale nulla ha a che vedere con la dichiarazione del defunto.

Importante n. 2: qualora il decesso fosse avvenuto nei primi mesi del 2015, quindi prima del termine di presentazione della dichiarazione per l’anno 2014 (previsto per giugno 2015) le dichiarazioni che l’erede è tenuto a presentare saranno 2 (escluse le dichiarazioni personali dell’erede):

La dichiarazione del 2014, da presentare nel 2015,
La dichiarazione dei primi mesi del 2015, da presentare con la medesima modalità, nel 2016.
Per tali adempimenti, infatti, il defunto non è più materialmente in grado di provvedervi.

Riassumiamo brevemente i compiti degli eredi:

Richiedere gli opportuni certificati di morte presso gli uffici dell’anagrafe.
Recarsi presso banche ed uffici postali dove il defunto intratteneva rapporti al fine di comunicare l’avvenuto decesso.
Provvedere al versamento delle somme residue richieste dall’INPS per le addizionali dovute per l’anno precedente al decesso.
Provvedere alla compilazione, solo se ne ricorrano le condizioni, della dichiarazione dei redditi.
Provvedere entro un anno dalla data del decesso, alla compilazione, se dovuta, della dichiarazione di successione.

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