Caltanissetta, furto in casa. “Rivuoi la refurtiva, dacci 500 euro”. La vittima avverte i carabinieri, arrestati tre giovani nisseni

CALTANISSETTA – Prima depredarono un’abitazione, poi minacciarono il proprietario dell’immobile che li aveva colti con le mani del sacco ed infine, per restituire la refurtiva, uno dei malfattori si fece consegnare 500 euro. Ieri pomeriggio, i Carabinieri del Nucleo Operativo di Caltanissetta, hanno arrestato, su provvedimento dell’Autorità Giudiziaria, i tre giovani nisseni resisi responsabili dei reati di rapina in concorso ed estorsione: Isola Davide, 25enne, Giglio Vincenzo, 24enne, e Geraci Samuel, 18enne.

Le indagini dei Carabinieri sono scaturite da una denuncia di furto in appartamento del 21 agosto. La certosina attività investigativa ha permesso di stabilire che si trattava di una rapina in appartamento, in quanto la vittima del furto, rientrando nella sua abitazione nel centro di Caltanissetta, aveva sorpreso i ladri uscire dalla sua abitazione, con parte della refurtiva.

I malfattori, vistisi scoperti, avevano minacciato il proprietario dell’appartamento, intimandogli di non presentare denuncia. I Carabinieri dell’Aliquota Operativa hanno dapprima ricostruito la vicenda e successivamente appurato un tentativo di estorsione da parte di Davide Isola, il quale  si era offerto di far ritrovare la refurtiva, costituita da una playstation e un televisore 55 pollici, allo stesso proprietario per la cifra di 500 euro.

La vittima ha accettato, ma al momento dello scambio dei soldi, avvenuto il 9 settembre in piazza Marconi di Caltanissetta, i Carabinieri sono intervenuti arrestando in flagranza di estorsione Davide Isola che da quel giorno è ristretto presso il carcere di Caltanissetta. I soldi sono stati recuperati e restituiti alla vittima dell’estorsione. Le successive indagini permettevano di individuare con certezza gli altri due soggetti autori della rapina e di arrestarli su ordinanza della Procura della Repubblica di Caltanissetta.

Da ieri sera Vincenzo Giglio è ristretto nel carcere di Caltanissetta, mentre Samuel Geraci è agli arresti domiciliari nella sua abitazione.

Gli avvocati difensori sono Iacona Sergio e Dacquì Giuseppe.

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