Ferragosto: Caltanissetta “chiusa per ferie”

CALTANISSETTA – È Ferragosto e la città stacca la spina. Domina il «chiuso per ferie» ma per chi resta la parola d’ ordine è «sopravvivere» in una città dove, a parte qualche bar o ristorante rimasti aperti, si trovano solo saracinesche chiuse. A differenza degli altri anni, però, la città non si è svuotata del tutto e la crisi ha consigliato molti a limitare l’ esodo ferragostano a due soli giorni, una sorta di «mordi e fuggi» verso le localtà di mare più vicine.

Oggi, malgrado le partenze massicce, qualche supermercato osserverà la parziale apertura (9 – 13) a beneficio di chi all’ ultimo momento si è ricordato di dovere acquistare ancora qualcosa. Per chi è rimasto e non avrà la possibilità di allontanarsi anche per un solo giorno, la città offre ben poco.
(Stefano Gallo – GdS.it)

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  • Sinceramente, a parte qualche negozio chiuso non mi sembra che la città sia così vuota e che i commercianti abbiano effettuato una "serrata" globale. A parte il fatto che tante attività sono chiuse per i motivi che conosciamo e che discernono dalla stagione.... smentitemi nei fatti ma ricordo che, sì, negli anni '70 in questi periodi il grosso delle attività era chiuso, la gente concentrava in questo periodo le proprie ferie e nelle strada nelle ore pomeridiane si poteva giocare al pallone....... Mi sembra che già dagli anni '80 non era cosi' impossibile trovare aperta una macelleria, un negozio di generi alimentari, un panificio, una farmacia....... Fermo restando che al mattino, alla strata a foglia, era possibile nutrirsi con cibarie di qualità ed a buon mercato....

  • fa piacere quando la gente viaggia e si distrae. Ma quando è credibile,
    quando va in ferie o quando va ripetendo che non ci sono soldi e bisogna attingere a tutte le fonti di solidarietà per mangiare.

  • si che quando sono tutti aperti.....c'è l'imbarazzo della scelta delle cose da fare.....

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