CALTANISSETTA – Diffida del consigliere Oscar Aiello nei confronti del sindaco Giovanni Ruvolo in merito alla sistemazione dei locali dell’Ufficio Anagrafe. Di seguito la nota inviata alla stampa dal consigliere comunale di ForzaItalia_
“Con un’Interrogazione dello scorso Marzo il Consigliere Comunale di Forza Italia, Oscar Aiello, aveva chiesto al Sindaco se i locali dell’Ufficio anagrafe (ubicati a pian terreno di Palazzo del Carmine) sono a norma e se rispettano la normativa vigente in materia di requisiti degli ambienti di lavoro, salute e sicurezza dei lavoratori.
Il Consigliere d’Opposizione aveva inoltre chiesto se nei suddetti locali la privacy dei cittadini è tutelata, considerate le ridotte dimensioni dell’ufficio e la contestuale presenza di 7 dipendenti, con i loro relativi utenti. Per rimediare alla non idoneità strutturale Oscar Aiello aveva anche proposto di invertire i locali dell’URP con i locali dell’Ufficio Anagrafe.
Con prot. n. 29256 del 14/03/2016 l’Amministrazione Comunale aveva formalmente risposto al Consigliere Aiello che:
Ad oggi – fa sapere Oscar Aiello – tutto è rimasto invariato, e quindi l’Ufficio anagrafe continua a lavorare nella illegalità, in quanto continuano ad essere violate, non solo la normativa vigente in materia di requisiti degli ambienti di lavoro, salute e sicurezza dei lavoratori, ma anche la privacy dei cittadini così come ammesso per iscritto dalla stessa Amministrazione Comunale.
“In questo modo – dichiara il Consigliere Aiello – si sta seriamente esponendo a rischio l’incolumità fisica di dipendenti ed utenti dell’ufficio anagrafe, ritengo quindi opportuno eliminare al più presto ogni forma di illegalità praticata dal Comune di Caltanissetta”.
Per tali motivi l’esponente dell’Opposizione ha presentato un’Interrogazione al Sindaco per sapere:
Il Consigliere Oscar Aiello ha altresì intimato e diffidato il Sindaco a trasferire l’ufficio anagrafe in locali idonei entro e non oltre 15 giorni dal ricevimento dell’Interrogazione, avvertendo che, decorso inutilmente tale termine, sarà costretto ad agire presso l’Ispettorato del lavoro e le altre competenti sedi”.