Mussomeli, Convento di San Francesco ormai al “C’era una volta”. La gente avrebbe voglia di parlare

MUSSOMELI – Ore 18,15 del 30 giugno 2016 . Le campane della Chiesa di San Francesco, come le altre sere, hanno chiamato a raccolta i fedeli. Nessuna ufficialità, una funzione religiosa come le altre ma nel silenzio più assordante, rotto da qualche canto che i pochi “francescani” hanno intonato durante la  messa vespertina, celebrata dal conventuale mussomelese Padre Luigi Sapia. Il religioso si è chiuso a riccio in un comprensibile suo silenzio che si è rivelato assai eloquente soprattutto dai suoi occhi e dai suoi sguardi rivolti al cielo, che sembrano sussurrare “Sia fatta la volontà di Dio”. Poche persone in chiesa , come già detto, sparse qua e là, che hanno voluto testimoniare il loro esserci ed il loro senso di appartenenza. Tanti banchi vuoti, e forse, fra quei pochi, tanta voglia di parlare. “Tanta, tanta amarezza” è stato il commento di una terziaria francescana. “Un affettuoso pensiero , continua ancora, va ai cari frati padre Luigi e padre Antonio. Grazie per tutto ciò che avete fatto per la nostra comunità”. E concludendo: “E a chi ha votato per la soppressione, decretando così la chiusura del nostro convento e sottraendoci tanta spiritualità francescana , vorrei chiedere : “Nel profondo della vostra coscienza, siete davvero sicuri di avere fatto la cosa giusta? “. Un interrogativo che forse rimarrà senza risposta.Intanto, una delle tante domande che incominciano a circolare:”Il fiorente gruppo degli amici di San Francesco” (nella foto), ora da chi sarà guidato?” Qualcuno continua, comunque,  ad essere ancora fiducioso.

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